“Autonomia differenziata, in Legge di bilancio disciplina raffazzonata che aumenta divari tra regioni”
“La disastrosa legge di bilancio del governo Meloni interviene anche in materia di autonomia differenziara, sulla disciplina dei livelli essenziali delle prestazioni, i cosiddetti Lep. Ritengo davvero incomprensibile la decisione di collocare frettolosamente un provvedimento di tale portata, atteso da oltre vent’anni, tra le tante disposizioni della legge di bilancio. Soprattutto quando sono in discussione i servizi pubblici essenziali da garantire nell’intero territorio nazionale e quando il rischio, purtroppo molto concreto, è quello di aumentare il divario tra le regioni, penalizzando il Mezzogiorno, ma anche le regioni più piccole, come l’Umbria.
La più grande criticità della proposta di legge riguarda la totale assenza delle coperture. Basta pensare che solo per quattro materie (assistenza, tpl, sanità e scuola) occorrerebbero tra gli 80 e i 100 miliardi, a fronte di una Manovra da 35 miliardi.
Davvero intollerabile, poi, è il ruolo della Cabina di Regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che, superando la Commissione tecnica per i fabbisogni standard e le relative Commissioni parlamentari competenti in materia, rischia di tradursi in un’oligarchia leghista e quindi ad esclusiva trazione nordista a scapito del sud e delle regioni più piccole.
Ritengo davvero assurdo anche l’utilizzo del criterio della spesa storica, oltretutto riferita agli ultimi tre anni. Un parametro che oltre ad aumentare i divari tra regioni, favorisce maggiormente il nord, che durante la pandemia ha assunto il triste ruolo di epicentro pandemico.
Mi chiedo – poi – come si possa pensare di determinare i Lep in 6 mesi (come vorrebbe la norma), quando non si è riusciti a farlo in oltre 20 anni. Ma poi basta accorgersi dell’ennesimo artifizio legislativo, che consente al Presidente del Consiglio, nel caso in cui le attività della Cabina di Regia non si concludessero nei termini stabiliti, di nominare un Commissario che provvederà al completamento delle attività non perfezionate. Che sia il modo di nominare l’ennesimo leghista?
Ai tagli ingiustificati, alle filiere dimenticate, all’assenza di investimenti, si aggiunge quindi anche una disciplina pericolosa sui Lep che rischia di aumentare il divario tra regioni, contro lo spirito della nostra Costituzione e in totale assenza di dibattito pubblico, nonostante la grande importanza della decisione. Fare peggio di così era davvero difficile”. Così in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.
 

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