AVEVAMO IL PENSIERO UNICO ORA ABBIAMO QUELLO MILITARIZZATO. Repubblica, il giornale con l'elmetto, parte lancia in resta anche contro la marcia Perugia-Assisi. Il pretesto, anche in questo caso, è il manifesto e la scritta Fermatevi. Repubblica vorrebbe che la marcia fosse schierata. Non può accettare che ci si batta per la pace, per il cessate il fuoco, per l'apertura di una seria trattativa. E infatti sostiene l'invio di armi sempre più pesanti e , letali all'Ucraina, costruendo assurdi paragoni con la resistenza italiana che riceveva aiuti dagli anglo-americani. Il che avveniva in ben diverso contesto: quello della seconda guerra mondiale, ove le forze alleate combattevano contro la Germania nazista, l'Italia fascista e il Giappone. In realtà di questo passo, allargando sempre più il conflitto, si va verso una terza guerra mondiale, tra potenze atomiche. Il popolo della pace lo vuole impedire. Il maresciallo francese Ferdinand Foch disse nel 1919, dopo la firma del trattato di Versailles, "non è una pace è un armistizio di venti anni". Più preciso di Cassandra: nel 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale. Dopo abbiamo avuto la pace? Nel mondo oggi vi sono 60 conflitti armati, cui si è aggiunto quello terribile in corso in Ucraina con l'invasione russa. La guerra mondiale a pezzi ha detto Francesco. Abbiamo vissuto un'illusione. La pace non è tale se non si spegne nel mondo ogni rigurgito bellico. Chi marcia domenica tra Perugia e Assisi non vuole tranquillizzarsi la coscienza fingendo di vivere in un mondo che pacificato non è. Vuole la pace veramente, per tutti e per sempre. I veri eroi sono i costruttori di pace. Beato sarà il mondo quando non ne avrà più bisogno.

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