Di Ciuenlai - Se L’Umbria è una zona rossa il Pd è un partito comunista.  Ti affacci alla finestra e scopri che Il traffico è quello di sempre- Esci a comprare i pane e noti che i bar sono aperti , come i ristoranti naturalmente solo"per l'asporto" (e me vien da ride). Entro, sempre per il pane ed il pranzo, in un centro commerciale e oltre agli alimentari sono aperti i negozi di casalinghi, la profumeria, la tabaccheria, l’estesista, la parrucchieria, l’abbigliamento per bambini, la bigiotteria, la telefonia, naturalmente e giustamente, la farmacia e l’oculista. Insomma facevo molto prima a dirvi ciò che era chiuso e cioè un paio di negozi di abbigliamento per grandi, che, sembrano, in questa situazione , come si dice da noi, “i figli di puzzetta”.

Dice, ma non si può circolare. E allora perché tante macchine in giro? Nelle ore di punta quando si entra e si esce dal lavoro (che dovrebbe essere limitato in zona ad alto rischio alle attività essenziali) si capisce, ma dopo no. Eppure alle 11 di mattina o alle 20 di sera a circolazione non rallenta, perlomeno a Perugia.

Ed è presto svelato l’arcano. Oltre afare shopping per l’80% del campionario merceologico, si può fare visite (si solo due persone…..alla volta).  Soprattutto tra i giovani crescono le notizie di raduni “numerosi” nelle case (alcuni segnalati alle forze dell’ordine). Lo si capisce dal crescere del chiasso in molti palazzi.

Insomma con queste finte restrizioni e con così tante possibilità di contatto tra la gente, come possono diminuire i contagi, soprattutto in presenza di varianti del virus molto più aggressive? A voglia, il sindaco “desaparecido” del capoluogo a firmare ordinanze (unica cosa per la quale si rileva la sua esistenza in vita) . Ordinanze che, fra parentesi, hanno avuto la funzione di specchietti per le allodole, visto che  per tutta la pandemia non è stato mai in grado di farle rispettare.

La verità e che il mix colori governativi e ordinanze locali non funziona. Erano studiati per contenere il Covid e permettere di eliminarlo con il processo di vaccinazione di massa. Il piano sembra essere stato messo in forte discussione dai fatti. Anzi, tra gli esperti, c’è chi dice che sia addirittura fallito. E la diminuzione provata delle percentuali di efficacia dei vaccini sulle varianti potrebbe avvalorare questa tesi (Si parla di una copertura del 10/20% per Arzachena e del 60 per gli altri). Dopo un anno siamo tornati al punto di partenza e occorre decidere una volta per tutte che strada prendere. La malattia non  concede molte possibilità. Ce ne sono solo due :

1) Il Modello Cinese e/o Asiatico che prevede una unica ma durissima quarantena e/o mezzi di controllo diffusi ed elettronici per arrivare a contagio 0 , riprendere la possibilità di tracciamento e controllare con screening di massa i piccoli focolai che dovessero riapparire.
2) Il modello “Bolzonaro” (ed in origine anche di Boris Jhonson e di Trump). Convivere con il virus, come con l’influenza e rassegnarsi a sopportare un alto numero di vittime fino al raggiungimento della vera immunità di gregge.

Altre strade non ce ne sono. Quella del contenimento è ormai un’opzione superata e sbagliata fin dall’inizio. E le varianti hanno dimostrato che le decisioni che i paesi occidentali non hanno voluto, fin d’ora, prendere le sta prendendo il virus.

 

Condividi