Di Armando Allegretti

PERUGIA - Il consiglio regionale si è espresso ed ha approvato, stamattina con 16 voti favorevoli della maggioranza e l'astensione dell'opposizione, il Documento triennale di indirizzo strategico per il turismo 2011/2013. Le linee contenute nel Piano prevedono un unico soggetto responsabile per la promozione integrata, qualificazione dei servizi e delle strutture e la realizzazione di un nuovo portale.
Si tratta praticamente di un’idea unitaria della Regione che servirà a rafforzare il suo posizionamento turistico e che punterà su una nuova strategia di marketing che toccherà l'intero territorio evitando dispersioni e diverse iniziative di linguaggio.

Si procederà a rafforzare l’immagine della Regione come “regione della qualità e della sostenibilità”.
Secondo il relatore di maggioranza, Gianfranco Chiacchieroni (Pd) “il piano approvato è di grande valore poiché attraversa trasversalmente ogni settore dell'economia regionale”; per la minoranza invece, a sentire le parole di Maria Rosi (Pdl) “il turismo è una grande azienda che può davvero rilanciare l'Umbria in un contesto internazionale”.

Nel dibattito prima del voto, Orfeo Goracci (Prc) ha espresso “l’auspicio che la Festa dei Ceri di Gubbio possa diventare patrimonio culturale immateriale Unisco”. Andrea Lignani Marchesani (Pdl) ha ribadito l'esigenza di “sviluppare il turismo religioso: i sentieri, i cammini, il circuito dei santuari, valorizzando soprattutto quello di maggior rilevanza, il Cammino di San Francesco”. Paolo Brutti (Idv), ha ribadito invece l'esigenza di '”Puntare su una promozione integrata e di sviluppare e valorizzare le risorse ambientali e agroalimentari tipiche e di qualità”.

L’intento del documento votato è quello di promuovere l’Umbria nella sua interezza accantonando la promozione “fai da te” e affidandosi ad un unico soggetto responsabile che possa promuovere i territori nei mercati esteri.

La scheda
Il “Documento triennale di indirizzo strategico per il turismo 2011/2013” prevede: un unico soggetto responsabile per la promozione integrata; la qualificazione dei servizi e delle strutture; la realizzazione di un nuovo portale; di trasmettere un'idea unitaria della regione. Il Piano mira a rafforzare il posizionamento turistico dell'Umbria puntando su una innovativa strategia di marketing che riguarda, nel suo insieme, l'intero territorio, evitando dispersioni e moltiplicazioni di iniziative e di linguaggi.

Particolare significato viene attribuito all'ampia filiera che ruota intorno al turismo definito “secondo motore” dello sviluppo della regione perchè riesce ad attivare consumi, investimenti, reddito, che coinvolgono altri settori: dal commercio ai servizi, fino all'artigianato e all'agricoltura di qualità. Si punta quindi sulla messa a sistema della filiera turismo-ambiente-cultura, ampliandola nella più articolata filiera turismo-commercio-ambiente-cultura-artigianato e agricoltura di qualità. Sono previsti strumenti nuovi e progetti integrati per una visione dell'Umbria fondata sulla qualità dell'ambiente e del paesaggio, delle città e dei borghi, dell’ospitalità turistica e dei servizi, delle manifestazioni culturali e delle iniziative sportive, delle produzioni artigianali e agricole. Una regione caratterizzata quindi dalla qualità del vivere.

Per il raggiungimento della qualità e dell'accoglienza, oltre ad un attento monitoraggio sullo stato delle strutture ricettive (già effettuato quello sulle strutture alberghiere, in atto quello sugli agriturismi), verrà ancor più marcato il rapporto con l'Anci e con i singoli Comuni.
 

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