ROMA - "Sulla logistica e sugli interporti il lavoro sia legislativo che di governo va nella direzione di ascoltare le proposte dei Comuni. Per questo e' positiva l'approvazione di una legge organica, anche se essa deve coinvolgere di piu' i Comuni, anche attraverso una cabina di regia dove declinare le azioni da attuare nelle singole realta' territoriali".

E' quanto afferma Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia e Presidente della Commissione Trasporti e Mobilita' dell'Anci, intervenuto oggi all'audizione presso la commissione trasporti della Camera, nell'ambito della discussione per una legge quadro in materia di interporti e piattaforme logistiche territoriali.

A rappresentare l'associazione - la cui posizione e' sintetizzata in un documento - erano presenti anche Maurizio Bettini, assessore alla mobilita' del Comune di Livorno ed Antonio Ragonesi, Responsabile Area Infrastrutture, Sicurezza e Protezione civile ANCI.

"Sulla definizione del piano della logistica registriamo passi in avanti significativi, visto che l'ANCI e' stata coinvolta in modo formale nella definizione delle regole da parte del ministero delle infrastrutture. Adesso si tratta di passare dal metodo al merito", ha spiegato Boccali. In questo senso "abbiamo redatto un documento nel quale evidenziamo i punti per noi centrali nell'organizzazione della logistica e nella costruzione della logistica urbana, con progetti, percorsi ed azioni".

Secondo il sindaco di Perugia e' necessario da un lato che "vengano attivate azioni mirate e collegamenti anche normativi tra tutta la materia che riguarda la logistica, e il cosiddetto ultimo miglio, cioe' la logistica urbana". E dall'altro "bisogna individuare delle risorse di finanziamento, avendo stabilito che nel campo della logistica il ruolo dei privati e' fondamentale". Di certo la priorita' e' stabilire delle "linee guida nazionali, all'interno delle quali collocare le best practice dei Comuni che possano essere modello di riferimento per le altre amministrazioni".

Ma su un punto il rappresentante dell'Anci e' stato chiaro: il coinvolgimento nazionale previsto dalla legge deve poi essere declinato con i territori per ogni singolo progetto di logistica. "Anche perche' se su questo versante siamo stati fermi per una decina di anni, dipende sicuramente dal fatto che e' mancato l'apporto dei Comuni, che sono poi gli utilizzatori finali delle decisioni logistiche". E proprio per rafforzare questo rapporto "l'Anci ha chiesto che la conferenza unificata diventi la sede di concertazione istituzionale sulle grandi scelte che riguardano l'attuazione del piano nazionale della logistica", ha concluso Boccali.
 

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