di A.T. e N.B.

PERUGIA - Dalle 8,30 di questa mattina i Tir-Lumaca sono partiti da Ponte san Giovanni i mezzi pesanti degli artigiani-trasportatori per protestare contro l'ipotesi di pedaggio sulla Perugia-Bettolle (tradotto: casello a pagamento in ogni uscita....). Il capofila dei Tir-Lumaca è il responsabile Cna costruzioni di Perugia Daniele Sarnari - in cabina per un giorno - che sta conducendo una lunga fila di tir che, secondo gli organizzatori, sono quantificati intorno alle 350 unità. In linea grosso modo con le previsioni della vigilia (500 Tir). 

Ad un chilometro da Magione la lunga scia di mezzi pesanti si accinge a fare l'ingresso all'interno dell'Autodromo dell'Umbria, dove confluiranno anche i colleghi partiti da Bastia, Ponte Valleceppi, Balanzano e Castiglione del Lago (insieme ai comparti di Cna di Arezzo e Siena). La protesta, sopportata dai cittadini-automobilisti dato il balzello futuro, sta provocando una coda di 5 chilometri. Gli organizzatori del Cna stanno provvedendo ad informare la popolazione sulla proposta del Governo di pedaggio che dovrebbe scattare a partire dal 2012. 

Il dibattito pubblico nel cuore dell'autodromo - E' iniziato da poco il dibattito che chiuderà la manifestazione dei tir-lumaca. Ad intervenire ci sono il sindaco di Perugia Wladmiro Boccali, l'assessore regionale ai trasporti Silvano Rometti, l'assessore provinciale ai trasporti Luciano Della Vecchia, l'onorevole del Pd Giampiero Bocci, il vicepresidente di Cna di Perugia Giancarlo Cardinali e diversi sindaci del territorio.

L'eco della Provincia di Perugia - "Questo non è un semplice pedaggio ma una vera e propria tassa, ingiusta ed iniqua". Così l'assessore provinciale Luciano Della Vecchia ha aperto il suo intervento all'autodromo di Magione, dove ha rincarato la dose sulle responsabilità di "un governo che continua ad aumentare le tasse -ha aggiunto- facendo ricadere tutto il peso della crisi sulla piccola e media impresa e su tutti i cittadini e i lavoratori. Occorre -sempre Della Vecchia- partire da un piano industriale e da un piano delle infrastrutture e dei trasporti per permettere a questo Paese di uscire dalla crisi, con lo stanziamento di finanziamenti adeguati per rilanciare il sistema delle infrastrutture e dei trasporti abbandonando definitivamente la politica dei tagli enti locali". 

La Regione si affida alla Corte Costituzionale - La sentenza dovrebbe arrivare nel giro di quindici giorni. Il ricorso dell'Umbria, portato avanti di concerto con il sostegno della Toscana, "è l'unico modo -secondo l'assessore Silvano Rometti- per abrogare definitivamente la scelta politica del pedaggio avanzata dal governo centrale". Ovvero mettere la parola fine alla legge 78 dello scorso anno che determinò la decisione di inserire i caselli a pagamento lungo la Perugia-Bettolle. "Ribadisco -aggiunge l'assessore- che il ricorso alla Corte Costituzionale è l'unico modo per risolvere la questione soprattutto a fronte dei ricorsi al Tar vinti dalla Provincia, ma che purtroppo non possono sortire nessun effetto nel merito della scelta poltica; per questo credo che manifestazioni come quella di oggi siano importanti proprio perchè vanno a rafforzare il nostro percorso politico e giuridico sul balzello del pedaggio". 

Un serpentone lungo tre chilometri - E' stato un serpentone lungo circa tre chilometri quello che si e' snodato lungo il raccordo autostradale Perugia-Bettolle per protestare contro l'introduzione del pedaggio, ipotizzata dal governo, ma anche per lanciare l'allarme declino per l'Umbria.
Secondo gli organizzatori della Cna al 'Tir lumaca' hanno partecipato circa 300 mezzi pesanti che, convergendo dai diversi rami della E45, si sono incolonnati intorno alle 9 a Ponte San Giovanni. Da li' hanno iniziato a spostarsi a passo lento (circa 10 km/h), suonando i clacson, fino a Magione dove si e' svolta l'assemblea conclusiva alla presenza di rappresentanti delle istituzioni umbre e della limitrofa provincia di Arezzo.

Come annunciato, la protesta ha interessato solo una corsia di marcia, lasciando libera quella di sorpasso. Pochi sono stati, alla fine, i disagi per gli utenti. La civilta' della manifestazione e il fatto che sia stata preannunciata con largo anticipo, ha fatto si' che fossero limitati ad alcune code in prossimita' degli svincoli, chiusi momentaneamente, durante il passaggio del convoglio.

Le ragioni della protesta indetta dalla Cna, ma a cui hanno aderito in 600 tra rappresentanti del mondo economico, lavoratori e politici, sono state scandite all'arrivo dai vertici dell'associazione degli artigiani e dai vertici delle istituzioni.

"Nel momento in cui la crisi economica sta riverberando tutti i suoi effetti devastanti sulle piccole imprese e sui lavoratori - ha affermato Roberto Giannangeli, direttore della Cna di Perugia - l'introduzione del pedaggio sarebbe devastante".

La posizione del sindaco di Perugia - "I Comuni umbri i cui territori sono interessati dal raccordo Perugia – Bettolle continueranno nella loro protesta, coinvolgendo anche quelli toscani, allo scopo di impedire che passi il pagamento del pedaggio. Non sarà soltanto una azione politica ma, all’ occorrenza, proseguirà anche per vie amministrative". Così il sindaco Boccali, parlando oggi alla manifestazione di autotrasportatori e artigiani organizzata dalla Cna. Dopo la manifestazione dei “tir lumaca”, si è fatto il punto nell’ autodromo di Magione, dove c’erano anche gli altri sindaci, rappresentanti istituzionali (di Regione e Provincia) e parlamentari.
Boccali ha ribadito le ragioni della contrarietà: il pedaggio penalizzerebbe, oltre che artigiani e aziende del trasporto, in generale i cittadini, i pendolari in particolar modo; scaricherebbe sulla viabilità interna il carico di un traffico difficilmente gestibile; avrebbe effetti negativi sul turismo. Il sindaco ha aggiunto che l’Umbria è tuttora in attesa che si sblocchino le grandi questioni infrastrutturali, ovvero il nodo di Perugia, il completamento della Perugia – Ancona, la messa in sicurezza della E45. “Non possono imporci pedaggi – ha aggiunto - tanto più per una strada in pessimo stato di manutenzione, quando continua una storica difficoltà di collegamenti che danneggia l’economia dei nostri territori. Abbiamo bisogno di risposte certe alle nostre difficoltà, non di pagare balzelli”. Boccali ha infine riferito che su questi temi si riuniranno congiuntamente, presso l’ Anci, le commissioni nazionali Mobilità, di cui è presidente, ed Infrastrutture, per avere un sostegno formale alla protesta delle istituzioni umbre.

La solidarietà di Ronconi ai manifestanti - "Solidarieta' e condivisione ai manifestanti del 'Tir lumaca', contro l'imposizione del balzello del pedaggio sulla Perugia Bettole" e' stata espressa dal capogruppo Udc della Provincia di Perugia, Maurizio Ronconi. "La vicenda - afferma Ronconi in una nota - si e' determinata per la confusione del governo nazionale, che da una parte impone e difende il pedaggio e, dall'altra, con i parlamentari di maggioranza che a parole non lo vorrebbero, con ordini del giorno approvati e poi disconosciuti". "Non sono immuni da responsabilita' neppure gli Enti locali Umbri - prosegue il capogruppo Udc -, segnatamente la Regione, che e' apparsa per troppo tempo titubante ed incerta senza ricorrere neppure al Tar, e la Provincia di Perugia che inizialmente ha perfino manifestato nessuna preclusione pregiudiziale verso l'eventuale pedaggiamento. Ora la parola ai manifestanti che hanno tutto l'appoggio e la solidarieta' dell'Udc".

Rometti: l’Umbria è fiduciosa per il ricorso alla consulta - "Nei prossimi giorni la Corte costituzionale dovrebbe pronunciarsi sul ricorso di legittimita' che abbiamo presentato contro il Decreto del Governo che prevede l'introduzione del pedaggio sui raccordi autostradali. Siamo fiduciosi sull'esito di una sentenza che fara' chiarezza su di un provvedimento che riteniamo illegittimo e iniquo per cittadini ed imprese". Lo ha detto l'assessore della Regione Umbria alle Infrastrutture, Silvano Rometti, presente oggi alla manifestazione di protesta dei 'Tir lumaca' sulla Perugia-Bettolle. "Il Governo - ha ricordato Rometti - ha approvato il Decreto nonostante la ferma opposizione in Conferenza Stato-Regioni. L'Umbria ha quindi deciso, insieme alla Toscana e con largo anticipo rispetto alle altre Regioni, di ricorrere alla Suprema Corte, evidenziando tra l'altro che si tratta di materia concorrente tra Stato e Regioni, e che dunque la decisione assunta in via esclusiva dal Governo e' da considerarsi illegittima. Sono convinto della giustezza della strada intrapresa per contrastare il provvedimento". Rometti ha sottolineato come "un eventuale ricorso al Tar non sarebbe stato sufficiente a bloccare il Decreto, tant'e' che il ricorso presentato dalla Provincia di Roma al tribunale amministrativo del Lazio si oppone alle modalita' applicative del pedaggio. Il 7 giugno scorso la Corte ha preso visione del ricorso e quindi ci attendiamo la sentenza in tempi brevi. In ogni caso ? ha concluso Rometti - se dovesse venire introdotto il pedaggio sulla Perugia Bettole la Regione Umbria ribadira' con forza il proprio no all'applicazione del pagamento per pendolari e residenti". 

 

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