Terremoto in Emilia Romagna 5 morti a Ferrara, uno a Bologna

di Luigi Manfredi
Sei morti, un centinaio di feriti, crolli che hanno devastato il patrimonio architettonico. E la terra continua a tremare. E' questo il pesantissimo bilancio della violentissima scossa di terremoto di magnitudo 5.9 poi corretta a 6 (forte quasi come quella che distrusse L'Aquila), che ha sconvolto l'Emilia, provocando 5 morti in provincia di Ferrara (oltre a un disperso) e uno in provincia di Bologna, danni, terrore e ha fatto scendere la gente in strada. La scossa è stata registrata poco dopo le 4 di questa mattina, per la precisione le 4,04 con epicentro in una zona a 36 chilometri a nord di Bologna tra le province di Bologna e Modena ad una profondità di 10,1 chilometri.
La scossa è stata udita distintamente intutto il Nord (dal Friuli alla Liguria) e parte del centro Italia come ad Arezzo ad esempio. A Milano la gente è scesa in strada per la paura come è accaduto a Firenze. Il sisma è stato avvertito anche in Veneto dove un vecchio fienile e parte del tetto di una chiesa sono crollati a Ficarolo, in provincia di Rovigo. Secondo altre segnalazioni giunte ai Vigili del fuoco di Rovigo, danni sarebbero stati registrati in alcuni edifici, tra cui un paio di campanili, nei paesi di Gaiba, Castelmassa e Stienta, nella provincia rodigina. Squadre dei pompieri sono all'opera in queste zone per verificare la staticita' di queste struttura. Nessuna conseguenza invece per le popolazioni
Nel Padovano sono state segnalate cadute di alcuni cornicioni e di parte di intonaci di case, senza conseguenze per le persone. Centinaia le telefonate ai Vigili del fuoco, in particolare lungo l'asso da Rovigo al Vcentino e al Veronese.
Particolari danni si segnalano nel Modenese dove a Finale è crollata una torre del Trecento. La Protezione civile in forma che è crollata una chiesa a san Felice sul Panaro. Nel Ferrarese a Bondeno si registrano crolli in alcuni capannoni. Crollato un campanile a Sant'Agostino. A Mirandola sono stati evacuati i malati gravi dall'ospedale.
Ed è proprio a Stellata di Bondeno secondo quanto ha dichiarato il responsabile della Protezione cvile dell'Emilia Romagna, Demetrio Egidi, che si sono registrate le vittime: si tratta di una persona deceduta in seguito al crollo di un capannone nella zona industriale del paese. Altre due persone sono morte a San'Agostino sotto le macerie di una fabbrica di ceramica (erano operai che stavano finendo il turno di notte). A Sant'Agostino è anche crollato un campanile.
Un operaio che lavorava alla Tecopress, fonderia a ciclo continuo di Dosso, frazione di Sant’Agostino, risultava disperso nel crollo del tetto della fabbrica causato dal terremoto: il corpo è stato individuato dai soccorritori e reciperato. La Prefettura di Ferrara aveva già fatto sapere che non c'erano speranze.
Anche una donna anziana, rimasta sepolta sotto il crollo della sua abitazione a Sant’Agostino in provincia di Ferrara è tra le vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia. Il decesso della donna è stato confermato dai carabinieri.
Non sono invece registrati danni in centro a Bologna città così come comunicato su Facebook dall'assessore Colombo. Danni sono invece segnalati in provincia. A Crevalcore è crollata la cuspide del campanile . A San Pietro in Casale una donna di 37 anni è morta per un malore dovuto allo spavento.
Si tratta di una donna tedesca Gabi Ehsemann, che a quanto si e' appreso si trovava in Italia per motivi di lavoro. Ad avvisare il 118 verso le 4.40 e' stato un uomo che la ospitava e che l'ha soccorsa: dopo la scossa la straniera era a letto, molto agitata e aveva problemi a respirare, poi ha perso conoscenza. Sono stati allertati i carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto.
In Lombardia si sono verificati danni anche nel Mantovano.
ALTRE SCOSSE - Una forte replica di magnitudo 4.9 è stata alle 5:03 nel nord della provincia di Modena, sempre nella stessa zona. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro nei pressi dei comuni di Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro. Un'altra replica è stata registrata con magnitudo 2.9 alle 5:44 sempre nella stessa zona, in provincia di Modena. La terra è tornata a tremare all'ora di pranzo con una scossa di magnitudo 3.5.
In precedenza era stata registrata una prima scossa di magnitudo 4.1all'1.13 tra le province di Modena, Mantova, Ferrara e Rovigo. La scossa è stata seguita all'1.43 da un'altra di magniutudo 2.2. Poi il botto grosso.
ESPERTO: SCOSSA PIU' FORTE POSSIBILE NELLAREA - Per Enzo Boschi, il geofisico, già a capo del’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia quella registrata in Emilia questa notte è la scossa più forte possibile in quelle zone. “Secondo le nostre conoscenze - ha spiegato a i microfoni di SkyTg24- nella pianura padana quella registrata e’ la scossa di intensita’ piu’ forte pensabile per quelle zone”.
CORRETTO IL GRADO DEL SISMA - Dagli Stati Uniti viene corretto il grado del sisma che ha colpito questa notte l’Italia del Nord. Per gli esperti del servizio geologico degli americano, l’Usgs, si parla di magnitudo 6, e non 5.9. Per i rilevatori americani la scossa ha avuto ipocentro 5,1 km di profondità, e non ai 10,1, comunicati in Italia.
I TRASPORTI - La rete di Autostrade per l'Italia non segnala danni alle infrastrutture. Pesanti i ritardi dei treni con la stazione di Bologna in tilt.
IL PAPA - Benedetto XVI ha espresso stamane, al termine del Regina Caeli, la propria vicinanza alle persone rimaste colpite dal sisma. ''Il mio affettuoso pensiero - ha detto il Papa - va anche alle care popolazioni dell'Emilia Romagna colpite poche ore fa da un terremoto. Sono spiritualmente vicino alle persone provate da questa calamita': imploriamo da Dio la misericordia per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti''.
NAPOLITANO - Dopo il Papa il cordoglio alle vittime è giunto anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Appresa la "drammatica notizia dell'evento sismico che questa notte ha interessato, con gravi effetti e un doloroso bilancio di vite umane, alcune province emiliane ed altre limitrofe, ha seguito l'evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione Civile e le Prefetture competenti". E' quanto si legge in una nota del Quirinale.
Il Capo dello Stato ha chiesto ai Prefetti di esprimere la "propria solidarietà alle comunità coinvolte e la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime, rappresentando al tempo stesso il suo vivo apprezzamento a coloro che sono impegnati sul territorio nelle operazioni di soccorso e nella gestione dell'emergenza". Ed è intervenuto anche il presidente del Senato Renato Schifani.

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