TERNI - Si è concluso poco fa in Provincia il seminario “Territori del Tevere verso una progettualità condivisa” promosso dalla Provincia di Terni con le Province di Perugia, Rieti, Viterbo, Arezzo, Grosseto e Siena, il Consorzio Tiberina per la valorizzazione del bacino del Tevere e in collaborazione con le Regioni Umbria e Lazio.

Nel corso dell’incontro si è discusso sui nuovi modelli da mettere in campo per affrontare le sfide della crisi e del federalismo e rilanciare uno sviluppo fondato sulla collaborazione tra le Province con il supporto delle Regioni e sui progetti lanciati dal Consorzio Tiberina. Ai lavori hanno partecipato oltre al presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli, i presidenti provinciali Marco Vinicio Guasticchi (Perugia), Fabio Melilli (Rieti), Marcello Meroi (Viterbo), Roberto Vasai (Arezzo), l’assessore regionale dell’Umbria Fabrizio Bracco, i rappresentanti della provincia di Grosseto, l’assessore alla Cultura del Comune di Terni Simone Guerra, l’assessore della Provincia di Siena Fabio Dionori, Giuseppe Maria Amendola, presidente del Consorzio Tiberina, Fabio Caporali, del consiglio di amministrazione dello stesso Consorzio e Nicola Bellini, direttore dell’Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana).

Gli interventi: Amendola ha sottolineato l’importanza dell’incontro di oggi “che riunisce – ha detto – gli stati generali della regione tiberina caratterizzata in maniera esclusiva in Italia da centri storico di grande qualità. L’Italia dei Borghi è qui – ha affermato Amendola – è una terra ricca di risorse ambientali, paesaggistiche e storiche. La Regione Tiberina è pertanto un’aspirazione e un obiettivo per costruire un modello euromediterraneo nuovo che sappia anche fungere da punto di riferimento ed attrarre fette di mercato turismo a livello internazionale”. “Oggi lo slogan Umbria Cuore Verde ha cambiato il suo significato – ha spiegato Bracco – che non è più l’immagine di una regione agricola bensì di una terra che fa dell’ambiente e del paesaggio un suo punto di forza da promuovere in sinergia con i territori limitrofi. La Regione lo sta già facendo con progetti interregionali, tra cui quello proposto dal Consorzio Tiberina. L’attenzione della Regione dell’Umbria su questo versante è ferma e convinta”. “Il cammino verso lo sviluppo sostenibile –ha osservato Guasticchi - in tema di ambiente non può non contemplare, nel suo vademecum, un patto di sviluppo dei territori del Tevere. Un patto condiviso nella interezza della sua progettualità volto ad affermare e a valorizzare la fruibilità di queste aree, fruibilità a cui è strettamente collegato lo sviluppo locale. La Provincia di Perugia ha sempre tenuto nella massima considerazione questa grande risorsa ambientale, infrastrutturale e storica cercando di valorizzarne al massimo le potenzialità, anche quelle paesaggistiche e naturalistiche, con progetti, iniziative e lavori per i quali l’Ente ha continuato a stanziare cospicue risorse.

Numerose, infatti, sono le opere importanti realizzate, anche in collaborazione con altre Istituzioni, per i nostri fiumi e per il Tevere, in particolare, con l’obiettivo di renderlo più sicuro e più godibile. Tutto questo, senza tralasciare l’azione di recupero dei percorsi ciclo-pedonali, valorizzando la cosiddetta ‘viabilità dolce’ e di conseguenza la fruibilità dei luoghi dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Bellini ha stigmatizzato il fatto che “l’idea di una Regione Tiberina non può essere giustificata e costruita solo sul fattore turistico, ma deve allargarsi ad altri settori che possano dare strutturalità allo sviluppo concertato”. Melilli ha sottolineato la necessitò di “costruire insieme nuovi processi e modelli di sviluppo superando le divisioni anche fisiche che esistono in quest’area. Il paesaggio, senza ombra di dubbio, rappresenta una risorsa per la crescita, anche economica, dei nostri territori. Un tema rilevante che evidentemente non può essere affrontato e discusso nell'ambito dei confini istituzionali dei singoli Comuni e Province dato che le affinità tra i territori e le potenzialità che questi esprimono possono essere realmente valorizzate solo andando oltre i confini tracciati dall'uomo. Per questi motivi ho accettato con entusiasmo l'invito rivoltomi dal presidente della Provincia di Terni Polli a partecipare a questo seminario che si celebra dopo la sottoscrizione dell'accordo di programma per la valorizzazione dell’asse Marmore – Piediluco - Valle Santa che di questi principi rappresenta la concretizzazione”.

“Questo seminario interregionale – ha affermato Meroi - è un nuovo importante momento di incontro, discussione e riflessione per rafforzare questa forte unità d’intenti e per costituire una potente “lobby interregionale” all’interno della quale coinvolgere anche i presidenti delle regioni Lazio e Umbria. Toccherà proprio ai governatori Polverini e Marini, per altro due donne intraprendenti ed energiche, la parte del leone consentendo la concretizzazione delle azioni e delle strategie condivise sul territorio”. Meroi ha esortato a superare i localismi e le divisioni e sostituire la competizione con la cooperazione, “altrimenti – ha concluso - si rischia di rinchiudersi in un localismo senza prospettiva. Le province di Viterbo e Terni condividono obiettivi e strategie comuni ed è naturale quindi che si ritrovino a progettare insieme una programmazione di ampio respiro in grado di consentire il raggiungimento di analoghi obiettivi in campo economico. E’ per questo che nelle scorse settimane, insieme al presidente Polli, abbiamo convocato a Viterbo un incontro istituzionale, aperto alla partecipazione dei rappresentanti dei rispettivi comuni capoluogo e dei comuni di Civitavecchia e Orvieto per gettare le fondamenta di una progettualità condivisa”. Vasai ha invece espresso forte interesse da parte della Provincia di Arezzo a partecipare al progetto in discussione oggi.

“Si tratta – ha dichiarato - di un’iniziativa ambiziosa ma di grande valenza. Io credo che anche questo obiettivo rappresenti un passaggio importante sulla strada del rilancio delle istanze e delle legittime aspettative di questo territorio, rispetto alle politiche nazionali. L'evoluzione delle vicende politiche, i pesantissimi tagli cui i nostri territori complessivamente sono costretti a far fronte, ci devono indurre a fare ogni sforzo per favorire sinergie e azioni di sistema. Tutto questo nell'ambito del più ampio concorso di energie necessarie a rilanciare il ruolo di questa nostra spesso bistrattata Italia di Mezzo”.“L’amministrazione provinciale di Siena – ha infine detto Dionori - accoglie con favore il seminario promosso dalla Provincia di Terni, quale momento di confronto e di condivisione sull’utilizzo del territorio e, in particolare, delle aree di confine interprovinciale e interregionale. Il paesaggio è una risorsa per la nostra provincia e la sua tutela e valorizzazione sono, da sempre, nostri obiettivi primari. All’iniziativa di Terni porteremo l’esperienza della Provincia di Siena su questo fronte, pronti a collaborare per una progettualità condivisa che metta al primo posto uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente”. Fabio Caporali ha invece esortato a lavorare alla Regione Tiberina come progetto che salvaguardi anche l’ambiente e la coesistenza con l’uomo, attraverso il Contratto di Fiume che nasce e si sviluppa proprio con queste linee e queste finalità”. 

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