PERUGIA - Era nell'aria già da alcuni mesi, alla fine il Tar ha riconosciuto le irregolarità al voto amministrativo di Trevi riguardanti ben 30 schede appartenenti ad elettori non italiani ma comunitari. Trenta schede che sarebbero state fondamentali per decidere l'esito delle elezioni dato che il centrosinistra aveva vinto contro il Pdl di soli  17 voti. Il ricorso era stato presentato dopo lo spoglio, mentre la decisione del Tar è fresca di giornata. Dunque a Trevi si dovrà tornare a votare: la data è ancora prematura, forse nel 2012 con Todi e altri piccoli comuni umbri. 

L'esito del Tar è stato reso noto da Massimo Monni e Andrea Lignani Marchesani, Coordinatore provinciale Pdl e coordinatore. "Evidentemente - sostengono in una nota - la magistratura ha ritenuto fondate le eccezioni giuridiche relative all'ammissione al voto di soggetti aventi diritto solo su specifica richiesta ed entro una determinata data ritenendo possibile un differente esito del voto in caso di modifica del corpo elettorale".

"Conseguentemente - aggiungono -, con l''annullamento delle elezioni, si dovrebbe andare allo scioglimento del Consiglio comunale con la nomina di un commissario prefettizio e l''indizione di nuove elezioni". '

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