L’emergenza sanitaria non ha fermato i viaggi di studio all’estero. E’ stata un’esperienza di “crescita personale” che “cambia completamente la vita”, come hanno riferito gli studenti che grazie alle borse di studio Intercultura sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia hanno partecipato ai programmi scolastici internazionali attivati nell’ambito del progetto “Educazione Interculturale per Giovani del Territorio”. Apertosi a dicembre 2019 il bando metteva a disposizione 20 borse di studio a copertura totale della quota di partecipazione per vivere e studiare un periodo all’estero, distribuite in vari programmi per l’anno scolastico 2020-2021 e programmi linguistici estivi 2020.

L’iniziativa era destinata a giovani particolarmente meritevoli e provenienti da famiglie meno abbienti, iscritti nelle scuole secondarie di II grado e residenti nei comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Bevagna, Cascia, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Collazzone, Corciano, Costacciaro, Deruta, Fossato di Vico, Fratta Todina, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montone, Nocera Umbra, Norcia, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Preci, Scheggia e Pascelupo, Scheggino, Sigillo, Spello, Todi, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Umbertide, Valfabbrica.

Sono stati oltre 100 gli adolescenti che si sono iscritti e a seguito di una accurata selezione che tra prove e colloqui si è tenuta in tre diverse fasi, ne sono stati individuati 22 ai quali sono state attribuite altrettante borse di studio, rispetto alle 20 indicate nel bando di concorso stesso.

Con il diffondersi della pandemia che ha avuto, e continua ad avere, importanti conseguenze a livello internazionale, le attività hanno inevitabilmente subito moltissime variazioni, sia per quanto attiene le date di partenza sia nella durata dei programmi, parte dei quali sono stati cancellati. Nonostante alcuni dei ragazzi selezionati abbiano deciso inoltre di rinunciare alla partecipazione, il bilancio del progetto può dirsi assolutamente positivo, con 14 studenti che sono comunque partiti per vivere l’esperienza che tanto attendevano soggiornando in Finlandia, Irlanda, Canada, Francia, Colombia, Danimarca e Spagna.

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