Sorprende la richiesta al Ministero dello Sviluppo economico avanzata da Agicom per anticipare alla fine del 2011 il termine di cessazione del servizio di radiodiffusione televisiva in tecnologia analogica su tutto il territorio nazionale, ipotesi sulla quale la Presidente Catiuscia Marini già si è espressa negativamente.
Esprimiamo forti perplessità soprattutto perché tale richiesta è stata avanzata senza la benché minima forma di consultazione delle Regioni che stanno lavorando per arrivare in maniera puntuale alle scadenze fissate, per garantire alle emittenti radiotelevisive un futuro anche in digitale e salvaguardare i livelli occupazionali.
L’Umbria si sta muovendo in questa direzione e dopo un primo incontro tenutosi nell’estate scorsa ne è stato fissato un altro per domani con tutti i soggetti coinvolti per costruire collegialmente un percorso che, all’insegna della massima partecipazione e collaborazione, renda il passaggio al digitale un’occasione di crescita per gli operatori e gli utenti
Il passaggio al digitale deve salvaguardare inoltre le frequenze e le emittenti locali e non trasformarsi in un assalto alla diligenza da parte dei giganti radiotelevisivi che scorrazzano nell’anomalo duopolio italiano.

L’Assessore
Stefano Vinti

 

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