di bnc

PERUGIA - L'ipotesi di Norcia nella nuova provincia di Terni allargata - come chiesto dal Comitato in difesa dell'ente - anche a Spoleto e forse a Todi, non scandalizza più di tanto il sindaco della "capitale" della Valnerina, Gian Paolo Stefanelli, che però allo stesso tempo avverte che "un conto sono i sogni, un conto sono i progetti fattibili".

Stefanelli ad Umbrialeft dice la sua sulla salvezza o meno della Provincia di Terni: "Sono fortemente contrario alla chiusura dell'ente ternano perchè in una Regione come la nostra la presenza di due province non può essere considerato uno spreco ai danni dei cittadini. Se si fa un paragone con la Sardegna lo si capisce bene: loro hanno 8 province e meno di 2 milioni di abitanti; noi quasi un milione e solo due province. Bisogna tagliare dove si deve e non come sempre in maniera indiscriminata. Come rappresentante di una istituzione cercherò di mettere in campo tutte quelle sinergie per mantenere in attività la Provincia di Terni". Ma sul possibile passaggio di Norcia non si sbilancia: "Prima è necessario capire quali margini di manovra ci sono. Perchè sognare non porta politicamente da nessuna parte"

Condividi