PERUGIA - Il quartiere fontivegge a Perugia, come ben noto grazie alla cronaca e alle continue segnalazioni dei cittadini, sembra vivere una situazione difficile per quanto riguarda la sicurezza.

In merito alla questione il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali ha riferito in una nota che: "il Comune sta monitorando attentamente la situazione dell’ ordine pubblico a Fontivegge, in particolare per quanto riguarda le attività illegali collegate allo spaccio di stupefacenti, dalle quali sono scaturiti episodi gravi come risse e accoltellamenti. Non è il centro storico la sola parte di Perugia su cui occorre tenere alta la guardia. Nessuno a Palazzo dei Priori ritiene che possano esserci, in nessun’area, minori attenzioni su un tema come la sicurezza".

"Su questo tema, continua Boccali, ho contattato il Prefetto, con l’obiettivo di arrivare al più presto alla convocazione di una apposita riunione del Comitato per la sicurezza. In quella sede si vedrà in che modo le forze dell’ ordine potranno dare una risposta agli abitanti del quartiere. E’ del tutto evidente che i problemi denunciati dai cittadini, e sottolineati dalla stampa, sono reali e che è in gioco la vivibilità. La risposta immediata è la repressione dei fenomeni criminali, ed è quanto chiediamo agli organi dello Stato, fermo restante che la Polizia municipale intensificherà la sua attività di controllo nell’ ambito delle proprie competenze. Occorre inoltre che con gli stranieri che delinquono si usi il massimo della severità, anche per tutelare i tanti immigrati che in città vivono e lavorano onestamente".

Infine il primo cittadino di Perugia ha tenuto a ricordare che "non è soltanto, però, una questione di ordine pubblico ma esiste anche la necessità di una “bonifica urbana” dell’ area, che crei un ambiente più vivibile di cui i cittadini possano riappropriarsi. Il Comune lavorerà in questa direzione. Stiamo studiando interventi per creare e/o incentivare occasioni di socialità e di migliore fruizione degli spazi pubblici, perché pensiamo che certamente il controllo del territorio e la repressione dei reati da parte delle forze dell’ ordine sia condizione imprescindibile, ma che occorra sottrarre ai criminali gli spazi di cui si credono padroni restituendoli ai veri legittimi proprietari, che sono le persone per bene. Per esempio, funziona molto bene il Centro Servizi Giovani, che in un anno è stato frequentato da oltre ventimila utenti. Non dimentichiamo certo che Fontivegge, con la stazione ferroviaria e l’incrocio intermodale con la linea del mini metrò, è un’area di importanza vitale, nonché una delle principali porte di ingresso alla città”.
 

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