TERNI - E' accusato di avere minacciato e maltrattato ripetutamente la sua compagna di 39 anni, un rappresentante ternano quarantaseienne arrestato dai carabinieri di Terni in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Maurizio Santoloci. Il provvedimento e' stato richiesto e ottenuto dal pm Elisabetta Massini per i reati di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, lesioni personali e danneggiamento.

A seguito delle indagini condotte dai militari, avviate dopo la denuncia della donna, e' emerso che per tutta la durata della loro relazione (dal 2007 alle scorse settimane) l'uomo, probabilmente per motivi di gelosia, era solito minacciare, percuotere e ferire - secondo l'accusa - la trentanovenne, anche con l'utilizzo di una padella. In un'occasione, in particolare, i maltrattamenti avevano provocato anche - e' emerso dagli accertamenti - la rottura di una costola e la perforazione di un timpano.

I carabinieri ritengono che in diverse occasioni il rappresentante avrebbe anche sequestrato la compagna, per evitare di farla uscire, dopo averla percossa e sottraendole il cellulare per impedirle di chiedere aiuto. Inoltre l'uomo - sempre in base alla ricostruzione accusatoria - avrebbe anche distrutto i mobili dell'abitazione della ex compagna e il suo telefono cellulare. Dall'indagine del personale dell'Arma e' emerso che la donna, a causa della violenza e delle umiliazioni subite dal quarantaseienne, aveva riportato un forte shock, cadendo uno stato di depressione e di prostrazione psicologica che l'avrebbe anche portata a modificare il suo modo di rapportarsi con l'esterno, diventando triste, chiusa ed insicura.

Nell'ordinanza con la quale ha disposto la custodia cautelare il gip spiega che ''considerato l'allarmante segnale sociale derivante da questa tipologia di crimini familiari che da tempo e sempre con maggiore frequenza si registrano su questo territorio con danni seriali per le vittime dentro le mura domestiche e' necessario e doveroso un intervento delle forze di polizia e della autorita' giudiziaria per stroncare alla radice questo tribale stile di vita di alcuni soggetti ancorati a comportamenti indegni di coesistenza con i principi basilari di una moderna societa' civile''.

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