Non poteva andare meglio la visita del sindaco di Perugia Andrea Romizi a Canino, su invito dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lina Novelli. Un evento organizzato per celebrare due fili storici importanti che legano Canino a Perugia: Papa Paolo III Farnese, il pontefice rinascimentale nato a Canino, che con il Concilio di Trento fece scattare il contrasto della Chiesa cattolica alla riforma protestante, e Maria Alessandrina Bonaparte, figlia di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone e Principe di Canino dove, salvo alcuni intervalli, abitò con la famiglia fino al 1840, anno della sua morte. Due personaggi intimamente legati a Perugia e ricordati molto diversamente dai perugini: il primo negativamente, perché schiacciò la rivolta del sale dei perugini, annullando il potere della potentissima famiglia Baglioni e incapsulando un intero quartiere nella Rocca Paolina, diventata poi famosissima, mostrando il volto più violento del potere temporale papalino; il secondo positivamente, perché Maria Bonaparte fu una protagonista molto importante del Risorgimento perugino.

“Per noi – ha detto il sindaco di Canino Lina Novelli, aprendo la cerimonia nella sala consiliare del Comune – è motivo di orgoglio avere qui il sindaco di Perugia, città con la quale abbiamo numerosi legami che vogliamo valorizzare e rendere più stretti”. Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, dopo aver affermato “che questi luoghi sono bellissimi”, si è detto d’accordo sulla necessità di considerare questo un primo passo per un rapporto più stretto tra Perugia e Canino, entrando poi in dettaglio sull’importanza delle due figure storiche per Perugia. Quanto alle relazioni che hanno arricchito la cerimonia e che sono state seguite con grande attenzione dal pubblico, prima c’è stata un’introduzione storico-sociale a cura del giornalista Giuseppe Castellini, promotore dell’iniziativa insieme all’amministrazione comunale e all’associazione “Luciano Bonaparte”, quindi hanno parlato gli studiosi Romualdo Luzi (“Paolo III e la famiglia Farnese”) e Paolo Marroni (“Luciano Bonaparte”). Apprezzatissimo anche l’intervento di Pietro Lucchetti, consigliere capo servizio vicario della Presidenza della Repubblica, che ha tracciato un filo rosso tra gli argomenti trattati dai vari relatori. Hanno portato il loro saluto Augusto Vasselli, vice presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria – Grande Oriente d’Italia (il cenacolo organizzato da Maria Bonaparte nella sua casa di Perugia raccoglieva tutti i più importanti patrioti perugini, aderenti acca carboneria e alla Massoneria), e Vincenzo Talesa, Ordinario all’Università di Perugia, membro del Senato accademico e direttore del Dipartimento di Medicina sperimentale dell’ospedale di Perugia.

Conclusa la cerimonia, il sindaco di Perugia – che era insieme al segretario generale del Comune di Perugia - è stato accompagnato per una breve visita al museo archeologico di Vulci e all’omonima città etrusco-romana.

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