Per ora solo perquisizioni e nessun avviso di garanzia. La nuova bufera giudiziaria nata sulla scia di “Appaltopoli” è ancora in una fase embrionale. Nel mirino una catena di società: la Cellulis srl, Immobiliarumbria 2003 srl, Belvedere di Ripa srl, Dolce Casa scarl, D.P.G divisione legno srl. Le accuse ipotizzate dal Pm Comodi sono di riciclaggio attraverso l’acquisto di immobili, di attività ricettive altre aziende. L’indagine parte dalla proposta di acquisto della Seas di Umbertide avanzata un anno e mezzo fa, quando l’azienda era stata duramente colpita dalla vicenda di “Appaltapoli”. Da qui la scoperta degli investigatori sul presunto giro di illeciti riguardanti il riciclaggio di denaro e del coinvolgimento dell’imprenditore umbro considerato il “tramite” tra la nostra regione e gli altri immobiliaristi iscritti nel registro degli indagati (che comunque si muovono e operano in Umbria). Tra le strutture perquisite facenti capo alle diverse società ci sono l’hotel “Il Perugino” di Ellera e l’”Auronzo di Cadore” a Cortina d’Ampezzo. Una vera e propria “catena di S. Antonio” di società e imprese, almeno all’apparenza, che ora attende di essere forse scardinata da questa nuova ed ennesima inchiesta figlia dell’ormai “immortale Appaltapoli”.

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