Appello del rappresentante dell’associazione culturale UmbriaLeft - “Occorre una proposta incentrata sul tema del lavoro e che veda protagonisti i territori”

(AVInews) – Perugia, 8 lug. – “È ormai giunto il tempo che le diverse soggettività della Sinistra umbra avanzino una proposta programmatica unitaria e di svolta radicale per la nostra regione”. Si apre così l’appello lanciato dal rappresentante dell’associazione culturale UmbriaLeft Stefano Vinti in vista dell’approssimarsi delle elezioni regionali in Umbria. “La traumatica chiusura della legislatura è soltanto l’effetto del declino della nostra regione – spiega Vinti –, che è soprattutto economico e sociale e ha prodotto dolore, malessere, ingiustizie, nuove diseguaglianze, rabbia e rancore. Questa situazione determina la riduzione dei diritti sociali, a iniziare da quello al lavoro, un lavoro qualificato, stabile e sicuro; l’indebolimento dello stato sociale regionale, stretto tra la carenza di risorse e i processi di privatizzazione; la perdita di peso del sistema delle imprese umbre, che ancora esprime un basso tasso d’innovazione e internazionalizzazione a danno del fatturato e dei livelli occupazionali”.

“Occorre – sottolinea l’ex assessore regionale – una proposta programmatica incentrata sull’emergenza principale di oggi: la crisi economica, il lavoro che non c’è e la sua qualità. Servono idee forti, innovative, di rottura con un ciclo politico che si è chiuso, alternative a quelle delle destre e dei populisti, in grado di avanzare soluzioni credibili e praticabili per fermare il declino dell’Umbria. Declino che il Pd prima ha negato e poi non ha saputo affrontare, prigioniero delle nefaste politiche liberiste dei governi nazionali e di quelle dell’austerità imposte dall’Europa”. “La Sinistra umbra – conclude Vinti – avanzi quindi la proposta di un percorso innovativo nel metodo, che veda protagonisti i territori e le città (comitati locali per la salvaguardia dell’ambiente, per i diritti civili, per i diritti degli utenti, per i beni comuni, le liste civiche comunali di sinistra, singole personalità), e nel merito, cioè che sia una chiara risposta da sinistra alla crisi dell’Umbria, che coniughi la civiltà della nostra terra con l’avvio di un nuovo progetto politico, e che sia una risposta di svolta e di rottura alla barbarie liberista e neoautoritaria della Lega e dei suoi alleati”.
 

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