PERUGIA“La Giunta venga a riferire in commissione sui titoli emessi sui mercati esteri dalla Regione”. E’ quanto chiede Franco Zaffini dopo aver appreso del declassamento del rating dell’Umbria, ad opera di Standard and poor’s. “Dopo l’avvisaglia dello scorso giugno con la quale di Moody’s, altra importante agenzia di rating, aveva messo sotto osservazione la Regione Umbria – spiega il consigliere d’opposizione - oggi arriva la doccia fredda di S&P, a confermare ciò che denunciamo da tempo, ossia che l’amministrazione regionale si è comportata con una certa disinvoltura sui mercati finanziari, denunce che sono state liquidate dall’allora assessore Riommi con l’accusa di disfattismo”.

“In certi casi – prosegue – non è certo piacevole avere il ruolo delle Cassandre, ma, visto che di denaro pubblico si tratta, è quanto meno doveroso chiedere trasparenza e rigore. Noi, a differenza degli amministratori umbri che si rifugiano dietro lo spauracchio delle manovre finanziarie, non chiediamo le dimissioni di nessuno, semplicemente pretendiamo chi governa lo faccia prendendosi le proprie responsabilità e venga a riferire sullo stato dei vari swap e derivati, illustrando dettagliatamente i motivi della bocciatura da parte della società di rating e chiarendo una volta per tutte lo stato dei conti dell’Umbria, anche in vista dei tagli già annunciati e che intervereranno sugli esercizi 2012-2013. Non basta inveire – conclude Zaffini - bisogna saper programmare, anticipando i problemi e predisponendo soluzioni. Ricordiamo, ad esempio, che nel 2008 la nostra regione aveva concluso con la Dexia, finanziaria belga, una complessa operazione per 230 milioni di euro. Ad oggi che ne è di quella operazione e delle altre concluse sul mercato internazionale?”
 

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