Anche quest’anno nel giorno della Festa dei Lavoratori dobbiamo fare i conti con i pesanti attacchi subiti dal mondo del lavoro. Attacchi che si chiamano precarietà, insicurezza, disoccupazione, povertà e che hanno come mandanti sono sempre gli stessi, governo e Confindustria.
In Umbria, mei primi tre mesi dell’anno, si sono verificati 2.757 incidenti sul lavoro, 712 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una media di 3 morti sul lavoro al giorno a livello nazionale. In tutto questo assistiamo ad un paradosso: i lavoratori e le lavoratrici della grande distribuzione, che sono stati in prima linea durante la pandemia, subendo nel 2020 un’impennata dei decessi del 67% grazie alla liberalizzazione selvaggia saranno costretti e costrette a lavorare anche il Primo Maggio e negli altri giorni di festa.
Da troppo tempo il nostro sistema economico reagisce a crisi ed eventi catastrofici pagando con il sangue ed il sudore dei lavoratori e delle lavoratrici
Noi pensiamo che il Primo Maggio anche nella nostra regione possa tornare ad assumere un significato di lotta e di riconquista dei diritti. In questo senso, anche l'apertura dei negozi in questa data è da respingere e contrastare con forza, una vergogna assoluta. Viva il Primo Maggio, viva le lavoratrici e i lavoratori.

Andrea Ferroni, Segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Perugia – SE

 

TERNI - Rifondazione Comunista di Terni celebrerà la Festa del Primo Maggio con un pranzo popolare, presso l'Aviosuperfice di Narni.
Il Primo Maggio si celebra in ogni angolo del mondo per ricordare la centralità del lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ma anche quest'anno, c'è ben poco da festeggiare: il poco lavoro che c'è è sempre più precario e meno pagato. Ed oggi oltre alla piaga della disoccupazione, della precarietà, dell'insicurezza, abbiamo anche la povertà di coloro che pure un lavoro lo hanno.
La sicurezza sul lavoro scende in maniera parallela alla perdita dei diritti dei lavoratori e del loro peso nella società.
L'INAIL denuncia 194mila infortuni sul lavoro, in Italia, nel primo trimestre del 2022. Erano stati 128mila un anno fa. Un aumento del 50%!
In Umbria i dati parlano di 2.757 incidenti sul lavoro nello stesso periodo, con 712 incidenti in più rispetto il primo trimestre 2021.
Tra Gennaio e Marzo 2022, su tutto il territorio nazionale, si sono registrate 189 morti sul lavoro: più di due decessi al giorno!
E la strage continua, inarrestabile.
Da decenni, al centro non c'è più il lavoro e chi fatica ma l'impresa ed il profitto. E queste sono le conseguenze.
Per questo Rifondazione Comunista, a Terni, come ovunque, intende la giornata del Primo Maggio come una giornata di lotta, di riconquista dei diritti e della dignità persa.

VIVA IL PRIMO MAGGIO
VIVA LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI
VIVA CHI UN LAVORO NON LO HA O LO HA PERDUTO.

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