PERUGIA - Ha portato a 18 arresti, tre fermi e al sequestro di oltre 2 chili e 650 grammi di sostanza stupefacente (tra hascisc, eroina e cocaina), l'operazione denominata ''Termopili 5'' condotta dalla squadra mobile di Perugia e finalizzata al contrasto del cosiddetto 'spaccio di piazza' nel capoluogo umbro. L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Claudio Cicchella, si e' sviluppata attraverso l'impiego di agenti sotto copertura, autorizzati dalla Direzione centrale per i servizi antidroga e dal Servizio centrale operativo della polizia di Stato, che hanno proceduto ad acquisti simulati di stupefacente (sia cocaina che eroina) in varie zone della citta' dove cittadini indicavano la presenza di spacciatori.

Nel corso dell'attivita', come previsto dalla normativa in materia, la polizia ha fatto ricorso al cosiddetto 'arresto ritardato' nei confronti di 15 persone: nove tunisini, due marocchini, due italiani, un algerino e un cittadino del Bangladesh. Dopo l'acquisto della droga, infatti, gli investigatori avevano avviato anche un'attivita' di intercettazione dei telefoni cellulari degli spacciatori, grazie alla quale - e' stato riferito dalla polizia - e' stato possibile dimostrare come questi fossero attivi quotidianamente nell'attivita' di spaccio.

Lo sviluppo delle indagini, inoltre, ha portato all'arresto di altri tre magrebini: un giovane di 22 anni, trovato in possesso di 50 grammi di hascisc, un uomo di 41, trovato con cinque grammi di eroina e due di cocaina e un altro ventiduenne, arrestato in viale Indipendenza con 2 chili e 600 grammi di hascisc. Fermati anche altri tre magrebini.

Tutti devono rispondere di detenzione e spaccio di stupefacenti, in alcuni casi in concorso tra loro. I controlli hanno riguardato la zona della stazione ferroviaria di Fontivegge, varie vie del centro storico di Perugia, la zona della Pallotta e, piu' in periferia, le zone di Corciano e Ponte Rio. Secondo quanto riferito stamani in una conferenza stampa dal capo della squadra mobile di Perugia, Marco Chiacchiera, le dosi di stupefacente sequestrate in 'Termopili 5' presentano principi di eroina e cocaina che oscillano da un minimo del 7% a un massimo del 52%. ''Questo divario tra i contenuti effettivi di sostanza stupefacente - e' stato detto - contribuisce al verificarsi di casi di overdose''. Gli investigatori hanno quindi ricordato come nelle precedenti fasi di Termopili era stata riscontrata una soglia di principio attivo molto elevata, sino a sequestrare dosi praticamente pure.

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