Truffa aggravata e falso ai danni dell''Inps, finalizzate all''omissione contributiva e alla fraudolenta erogazione di benefici assistenziali non dovuti sono i reati per i quali i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Perugia hanno denunciato a vario titolo dieci tra responsabili e dipendenti di un''azienda edile. I militari hanno quantificato in oltre 760 mila euro i contributi evasi. La dotta e'' risultata con sede nella provincia di Caserta, ma operante da anni anche in Umbria. I militari hanno operato in sinergia con i funzionari della Direzione provinciale del lavoro e dell''Inps. Dopo un''ispezione a un cantiere, hanno condotto prolungate e complesse indagini esaminando oltre un centinaio di posizioni lavorative attivate dall''azienda negli ultimi anni. Secondo gli investigatori e'' cosi'' emersa una dinamica aziendale, tesa all''evasione sistematica dei contributi dovuti per i lavoratori dipendenti, nonche'' ad altre presunte condotte illecita poste in essere da sei dipendenti. In particolare sono stati denunciati alle procure di Perugia e di Caserta il responsabile della ditta, un trentaquattrenne di Sessa Aurunca, la moglie, 37 anni, in concorso con il proprio consulente del lavoro, operante nella stessa provincia campana, incaricato della gestione delle paghe e dei contributi dei lavoratori. La donna, impiegata nella stessa societa'', e'' stata denunciata in concorso con il marito per aver prodotto false dichiarazioni dei redditi finalizzate alla fraudolenta erogazione di assegni familiari. Sette lavoratori - con eta'' tra 39 e 62 anni, di Carinola, Sessa Aurunca e Gricignano di Aversa - sono stati invece indagati per avere percepito indennita'' di disoccupazione non dovuta in quanto riferita a periodi in cui sono invece risultati occupati alle dipendenze della ditta. Per loro sono in corso ulteriori accertamenti tesi a verificare l''esatta procedura di erogazione ed appurare l''eventuale coinvolgimento di altre persone. I carabinieri hanno riferito che le indagini hanno evidenziato una casistica davvero particolare delle violazioni commesse dalla ditta, che vanno dalla classica occupazione di lavoratori ''''in nero'''', al fittizio inquadramento dei lavoratori con contratti piu'' convenienti di apprendistato o ''''a progetto'''', alla falsa erogazione di indennita'' di maternita'', malattia e assegni familiari di fatto mai erogate, ovvero alla fruizione di indennita'' di cassa integrazione non dovuta. I militari hanno accertato una omissione contributiva complessiva di oltre 760 mila euro ai danni dell''Inps e dell''Inail.

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