di Nicola Bossi

PERUGIA - Sporizzazioni private per reperire denari per recuperare i grandi monumenti della città. E' questo il diktat di molte amministrazioni comunali, ai tempi dei tagli nazionali, tra cui quella del Comune di Perugia guidata dal sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali. Ma il primo cittadino perugini, per evitare speculazioni e scarso rispetto per i monumenti cittadini, ha previsto anche un decalogo non invasivo che gli sponsor privati dovranno rispettare, per evitare di ritrovarsi in mezzo ad una commercializzazione o uso improprio dell'indentita cittadina.

E così nella delibera direttamente vergata per salvare l'Arco Estrusco - il cui sponsor dovrebbe essere Cucinelli - è stato spiegato al futuro investirore che  sara garantito l'inserimento del logo nel ponteggio o recinzione del cantiere, si potrà sviluppare una campagna informativa con tanto di presentazione alla stampa dei vari avanzamenti dei lavori. Ma niente iscrizione indelebile e immortale, niente utilizzo dopo la chiusura del cantiere e inoltre il privato non potrà incidere con idee proprie o con tecnici di fiducia sul restauro che sarà gestito dagli uomini del Comune e della Sovrintendenza.

La situazione dell'Arco Etrusca resta molto difficile tanto che il Comune ha previsto di accorpare gli stralci lavorativi spalmati su tre anni, in un unico intervendo da terminare nel 2012.

 

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