PESARO (Ansa) - Il titolo del seminario, in programma sabato mattina a Pesaro, è abbastanza neutro, "Rifare l'Italia, rinnovare il Pd", ma i trenta-quarantenni del Partito Democratico, quelli che "si sono fatti le ossa nei territori, nelle amministrazioni locali", puntano alto. Non vogliono ''assistere alla fine del berlusconismo in panchina'' traduce il presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci.

Ma ''giocare da protagonisti'' nel rimettere insieme i cocci di un ''Paese disastrato sul piano economico e sociale dal peggior governo del dopoguerra'', convinti che, quando si andra' a votare, ''il Pd non potra' ripresentarsi con le stesse ricette e la stessa squadra del 1996''.

Il seminario (autonomo dalla Festa nazionale democratica in corso sempre a Pesaro) è preparatorio della Conferenza nazionale del Pd prevista in autunno. Gia' un centinaio le adesioni: dall'economista Stefano Fassina al responsabile culturale del partito Matteo Orfini, dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti a Piero Lacorazza, che guida la provincia di Potenza. Andrea Orlando (giustizia), vari sindaci, i segretari regionali Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia) e Stefano Bonacina (Emilia Romagna), Maurizio Martina (Lombardia), Enzo Amendola (Campania), la presidente dell'Umbria Katiuscia Marini, Ivan Scalfarotto.

Esperienze diverse ''per offrire un contributo in un momento drammatico per il Paese - spiega Ricci -, e contribuire al rinnovamento interno''. Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, ''per ora non c'e', ha sempre giocato una partita sua, ma le iscrizioni al sono aperte...''

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