PERUGIA - Un esposto alla Procura di Trani per diffamazione contro quattro giornalisti. Raffaele Sollecito l'aveva presentato già nel 2008. Ora a distanza di tre anni, dopo l'assoluzione per l'omicidio di Meredith Kercher e l'uscita dal carcere, la Procura pugliese ha riaperto il caso.

Il 27enne di Giovinazzo, arrestato per il delitto della studentessa americana(insieme ad Amanda Knox e Rudi Guede) e assolto in appello lo scorso 3 ottobre, ha denunciato di aver ricevuto pesanti accuse da parte dei cronisti sul suo presunto abuso di sostanze stupefacenti. In particolare nell'esposto alla procura che ha aperto un fascicolo, si fa riferimento ad una puntata di 'Top Secret' in onda su rete 4.

La denuncia risale però al 31 luglio 2008, quando Sollecito era ancora detenuto nel carcere di Terni. Il pm Antonio Savasta ha, infatti, delegato la questura di Perugia alle indagini, per verificare se ci sia stata una diffusione di notizie «intrinsecamente false e "contrastanti con il contenuto effettivo degli atti del procedimento penale" da parte di Claudio Brachino e dei colleghi Remo Croci (intervenuto in qualità di ospite alla puntata del 16 luglio 2008) e Micaela Bohle e Lella Volta (che realizzarono due servizi andati in onda nella stessa puntata). In trasmissione si disse che, dai verbali, emergeva che gli imputati fumavano "ogni sera 10-15 canne, anzi cannoni, per avere un supporto maggiore".

Sollecito nella denuncia sostiene che la notizia è falsa. "Non sono soggetto che abusa della sostanza stupefacente in questione, facendone un uso così massiccio - precisa il 27enne nella denuncia - né la circostanza trova riscontro in alcuno degli atti del procedimento penale". In uno dei servizi si spiegava che sul reggiseno di Meredith erano stati rinvenuti sia il dna di Sollecito che quello di Guede. Questa circostanza sarebbe stata smentita in particolare - sostiene Sollecito - da una relazione di genetica forense redatta dalla polizia scientifica. Nella trasmissione, infine, si era anche parlato delle impronte di scarpa riconducibili a Sollecito, trovate sulla scena del delitto. Il giovane, nella denuncia, ricorda che il gip aveva escluso che quell'orma potesse essere ricondotta alle sue scarpe.

Condividi