Di Armando Allegretti

Il Pd di S. Sisto, S. Sabina, Settevalli sta seguendo con attenzione la vicenda che riguarda la scuola Media “Marconi - Grecchi” di S. Sisto, che tra qualche giorno rischia di aprire l’anno scolastico con classi di 36 - 37 alunni.

Il fenomeno delle “classi pollaio” con un numero così elevato di studenti per classe, secondo quanto riferito ad Umbrialeft, rappresenta un rischio dal punto di vista della sicurezza, anche perché le classi non sono conformate per una simile capienza e soprattutto questo sovraffollamento rappresenta una grave lesione del diritto allo studio per i ragazzi.

Situazioni di questo genere saranno purtroppo sempre più frequenti quando chi governa decide di tagliare sull’Istruzione, perché considerata una spesa improduttiva invece che un investimento sul futuro dei nostri giovani e del paese stesso.

C’erano già stati dei precedenti riguardo al sovraffollamento delle classi e nel mese di giugno era stata messa su la prima class-action contro la pubblica amministrazione che aveva “bocciato” la Gelmini, infatti il Consiglio di Stato dava via libera alla vertenza promossa dal Codancons sulle aule sovraffollate dove il numero di alunni supera il limite di 25. La class action potè continuare perchè le classi pollaio rappresentavano un pericolo per la sicurezza di studenti e del personale scolastico.

A Perugia, a quanto pare, la situazione non si smuove e con l’imminente inizio dell’anno scolastico si potrebbe presentare la paradossale situazione di vedere 36-37 studenti stipati in aule che non hanno i requisiti atti a sopportare un così elevato numero di studenti.

“Senza considerare poi – come ci riferisce il segretario del Pd di Perugia Franco Parlavecchio - che l’eventuale esodo di alunni da S. Sisto a Castel del Piano o addirittura a Fontignano, oltre che ingiusto, procurerà per il Comune di Perugia e per le famiglie ulteriori disagi e aggravi economici, anche questo è mettere le mani nelle tasche degli italiani”.

L’obiettivo – continua Prlavecchio – è quello di rendere la qualità dell’istruzione fruibile per tutti gli studenti per avere un livello di istruzione più alto, ciò che non può succedere se ci si trova in classi sovraffollate e la questione si traduce in più studenti minore istruzione”

Tutta questa vicenda riporta all’ordine del giorno la necessità di riaprire un serio ragionamento con l’Amministrazione comunale attorno ad un piano di riassetto dei poli scolastici che abbia caratteristiche di omogeneità e contiguità territoriale.

“Per non parlare dei tagli, che come al solito sono legati allo smantellamento dell’istruzione, che non viene spesso considerata il servizio più alto e al servizio della nostra cultura” – conclude Franco Parlavecchio.

 

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