di Arm.Alle.

PERUGIA - Dal 28 settembre prossimo Maria Gigliola Rosignoli non sarà più il direttore generale dell'Asl 3: lo ha deciso ieri pomeriggio - con un "atto di valenza strettamente amministrativa e funzionale", come lo ha definito stamani in consiglio regionale la presidente della giunta, Catiuscia Marini - l'esecutivo di Palazzo Donini, assegnando nel contempo al direttore sanitario della stessa Asl 3 le funzioni sinora in capo alla Rosignoli, che a sua volta passerà all'assessorato regionale alla sanità.

"Abbiamo ritenuto opportuno assicurare massima serenita' gestionale all'Asl 3 e far cessare ogni forma di strumentalità su questa vicenda", ha detto la Marini nella sua comunicazione al consiglio regionale. La presidente, in merito all'inchiesta che riguarda l'Asl 3 e la Rosignoli, ha voluto quindi precisare che "nessuno degli atti acquisiti dall'autorità giudiziaria riguarda l'attuale legislatura regionale" e che quindi "non c'è alcun provvedimento di merito che l'attuale giunta avrebbe dovuto assumere".

"Tuttavia - ha riferito ancora la presidente - in seguito alle decisioni delle autorità competenti dello scorso agosto, la giunta aveva dato incarico all'assessore alla sanità Tomassoni ed al direttore generale della sanità Duca di assumere informazioni direttamente dalla Rosignoli".

La quale "non ha risposto - ha sottolineato la Marini - nella veste di direttore generale, affidando ai suoi avvocati la risposta formale alla giunta e all'assessore: risposta che nulla aggiunge a quanto già appreso e che riferisce che i pm della procura di Perugia hanno depositato gli atti delle indagini sul procedimento.

"La lettura di tali atti - ha riferito la Marini, leggendo un passaggio della lettera dei legali della Rosignoli - ci consente di affermare la totale estraneità della nostra assistita alle ipotesi di reato a lei contestate".

"Di ieri, quindi, la decisione della giunta - ha concluso la Marini - di "assegnare la Rosignoli all'assessorato alla salute con compiti connessi alla sua funzione specifica ed alta professionalità per riorganizzazione il sistema dei servizi sanitari in outsourcing".

 

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