Torrente parla chiaro. Chiama le cose con il loro nomee non si nasconde dietro a giochi di parole o frasi di circostanza. E dell'Alto Adige, o Suditrol se preferite, in conferenza stampa dice subito: "E' il peggiore avversario che potesse capitarci in questo momento. La squadra allenata da Sebastiani, un collega che stimo molto e che sta facendo un ottimo lavoro, gioca un buon calcio, è forte in ogni reparto, ha cambiato poco e quindi pratica schemi ormai assimilati". "Per fare risultato? - aggiunge il tecnico rossoblù - la riposta è semplice: giocare da Gubbio. Abbiamo grande rispetto di tutti gli avversari, figuriamoci di un Alto Adige che reputo, insieme a noi, una delle sorprese del campionato. Per archiviare in maniera positiva questa difficile trasferta dovremo interpretare al meglio il match, giocare con grande grinta, grandissima umiltà e soprattutto continuare ad avare fame di risultati, avere sempre voglia di imparare ancora cose nuove per migliorarci. E' chiaro che adesso che siamo primi cambia l'atteggiamento di tutti gli avversari. Adesso è bello e stimolante battere la prima in classifica. Così come è successo a noi quando dovevamo superare il Sorrento per scavalcarlo in graduatoria. Per cui se è vero che tutti gli avversari ci aspettano al varco, è altrettanto vero e altrettanto stimolante che noi vogliamo continuare a giocare bene, a offrire un calcio propositivo e continuare a mantenere posizioni di prestigio. Da parte nostra ce la metteremo sempre tutta e anche di più. Spetterà agli avversari impedirci di continuare nel trend positivo".
Il Gubbio dopo la sosta. Di solito fermarsi pone sempre delle incognite. "Ho visto la mia squadra in buona salute. Ci stiamo preparando con grande attenzione e meticolosità a questa partita che rappresenta una tappa importante e faremo di tutto per cominciare in un certo modo il 2011, con la speranza, ma soprattutto la forte determinazione affinché l'anno nuovo sia come il vecchio. Sono fiducioso perché vedo i ragazzi che si applicano con grandissima professionalità. E' un gruppo eccezionale, sono giovanissimi ma hanno la serietà di professionisti maturi. Anche se, come dico sempre, tutto questo non basta. Perché per andare avanti bisogna sempre cercare di migliorarsi e di acquisire conoscenze nuove, di incrementare il proprio bagaglio tecnico e di esperienza. Per cui mai fermarsi e guai a cullarsi sugli allori. Sarebbe l'inizio della fine. E' invece indispensabile rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare, a sudare, a non mollare mai pensando a ogni domenica come a una finale, come a un traguardo da tagliare. E il tutto rimanendo sempre con i piedi ben piantati a terra. Però, ripeto, sono fiducioso perché oltre a tutto ciò che ho detto i miei ragazzi mentre lavorano si divertono. E questo è forse uno degli aspetti più importanti. Se il sacrificio non ti pesa, se anzi ti diverti lavorando allora l'orizzonte può davvero diventare più grande" ha concluso mister Torrente.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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