Barbara Isidori

 


Nel calcio contano i numeri. E quelli del Grifo sono davvero da brivido. Esattamente come il brivido di trovarsi in alto. Sul tetto della classifica in solitaria. 49 punti per i biancorossi che, con la vittoria di domenica, hanno messo a meno 6 il Castel Rigone e meno 7 il Todi. Un bottino messo a segno in 21 gare di campionato con 15 vittorie, 4 pareggi e sole 2 sconfitte maturate in casa contro il Monteriggioni e in trasferta contro il Castel Rigone.

A questo primato generale va aggiunto quello esterno. Il Grifo è re incontrastato nelle gare giocate fuori casa. I ragazzi di mister Battistini, infatti, lontano dal Curi hanno messo in cassaforte il ragguardevole bottino di 26 punti. Un punteggio che stacca notevolmente le altre concorrenti. Il Castel Rigone fuori casa ha conquistato “solo” 18 punti e il Todi uno in meno. A questo si aggiunge il dato della difesa. Il Grifo, infatti, può vantare anche il miglior pacchetto difensivo. Sono solo 7 le reti al passivo. Una difesa di ferro. Arcigna e che mette un muro impenetrabile tra la sua porta e gli attaccanti avversari. Solo il Flaminia Civita Castellana ha fatto bene come il Perugia.  Le dirette concorrenti dei biancorossi viaggiano invece su cifre ampiamente diverse. 14 e 10 sono le reti incassate rispettivamente dalla squadra di patron Cucinelli e quella tuderte.

Per non farsi mancare nulla a quanto detto sopra va sommato anche il terzo miglior attacco esterno con 15 gol segnati. Fatti e numeri che dimostrano la forza del Perugia e che non ammettono tante repliche. In casa invece il rendimento dei grifoni non è da “primato” ma è secondo a quello delle sue dirette concorrenti che hanno messo in cascina una score di 25 lunghezze. I grifoni viaggiano invece a 23. Un ruolo di marcia comunque importantissimo che testimonia comunque la qualità della squadra anche nel proprio stadio dove, spesso, gli avversari vengono a giocare la partita della vita complicando, e non poco, la vita ai padroni di casa.

Seconda miglior difesa casalinga per i biancorossi. Ancora 7 i gol incassati e 16 quelli segnati. Insomma i dati dimostrano come il Grifo si trovi ad essere primo della classe non per caso. I numeri sono dati oggettivi che nulla lasciano all’immaginazione e al caso. E questa volta testimoniano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto il Grifo sia diventata giornata dopo giornata una vera e corazzata macina punti.


I numeri non bastano? Qualcuno direbbe di no. Non bastano ancora. Ci sono i “palati fini” del calcio che criticano il gioco e il fatto che il Perugia debba soffrire ogni partita. Per quanta riguarda il gioco ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ed è giusto che lo faccia, ma la squadra di mister Battistini ha dimostrato in ogni caso di essere solida e concreta. Poco spumeggiante spesso ma comunque capace di macinare vittorie e portare a casa punti. Spesso una squadra meno bella ma più pronta alla battaglia e anuimata dalla voglia di vincere può essere l’arma in più per vincere le stagioni. E il Grifo sta dimostrando di esserlo.


Sulla sofferenza invece emerge un dato abbastanza “curioso”. Il Perugia è più prolifico nel secondo tempo. Spesso, infatti, nei primi 45 minuti di gioco la squadra biancorossa ha una faccia diversa. Grifo bifronte. Più timido e impacciato nei primi tempi e cattivo e spietato nei secondi. Facendo un rapido esame delle partite disputate fino a questo momento emerge che con i parziali dei primi tempi il Perugia avrebbe messo a segno solo 35 punti a fronte dei 49 invece effettivamente guadagnati. Solo un dato comunque che non deve far preoccupare più di tanto. I conti si fanno alla fine dei 90 minuti. Certo un pizzico di cinismo in più permetterebbe ai grifoni di poter stare più tranquilli senza dover dare il tutto per tutto neo finali di gara. Evidentemente le cose conquistate con sudore e sofferenza danno maggiore soddisfazione. E allora avanti così.

 

 

Condividi