PERUGIA - Giornata di commemorazione per i 20 anni dalla strage mafiosa di Capaci. A Capaci, sull'autostrada che collega l'aeroporto con Palermo, il 23 maggio del 1992 morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

Perugia non si è fatta trovare impreparata all’evento e come in tutte le piazze d’Italia ha manifestato per la legalità e per la democrazia in difesa dello Stato, contro ogni violenza. Stamattina dalle 10 è iniziato il presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria davanti alla prefettura di Perugia. All'iniziativa, che ha visto coinvolta anche una delegazione di studenti medi ed universitari, c’è stato anche il ricordo del terribile attentato di Brindisi.

Al presidio di Perugia ha partecipato anche la segretaria nazionale della Cgil Elena Lattuada che ha ribadito l'impegno della Cgil e di tutte le organizzazioni sindacali a presidiare, in questa fase difficile per il Paese, la Democrazia, attraverso la partecipazione e la mobilitazione del mondo del Lavoro.

Dall’altro lato di Corso Vannucci, in piazza IV Novembre, un'altra manifestazione alla quale hanno preso parte gli studenti di Perugia in ricordo del recente attentato all'Istituto "Morvillo Falcone" di Brindisi.

Gli studenti già da ieri avevano mostrato grande partecipazione all’evento e scrivevano:
“Aldilà della politica, aldilà di ogni qualsivoglia partito, aldilà del dissenso nei confronti di questa o quella riforma. Sabato 19 Maggio l’oltraggio che ha ferito le nostre coscienze di studenti va oltre tutto questo. Ci sentiamo colpiti da questo avvenimento perché ognuno di noi è parte integrante della Scuola e non possiamo non sentirci vittime, tutti quanti. Le Istituzioni scolastiche sono un presidio di libertà, democrazia, costante esercizio della cultura che deve essere valorizzato e tutelato al massimo, in particolare in un contesto di difficoltà e di incertezza come quello che stiamo vivendo. Colpendo la scuola con un atto di tale violenza, è la società stessa ad essere colpita al cuore, laddove risiedono buona parte e delle sue speranze, tutto il suo futuro. Non c’è dubbio che stia a noi reagire con controllata fermezza, non rimanendo passivi e succubi di un tale clima di tensione. Sentiamo la necessità di farci sentire e di dar voce alle nostre coscienze, e per questo mercoledì dalle ore 11:00 in piazza IV Novembre gli studenti di tutte le scuole superiori perugine e della provincia sono vivamente invitate a partecipare alla manifestazione organizzata autonomamente dai rappresentati d’istituto di Perugia, indipendentemente dall'appartenenza a qualsiasi partito o associazione. Si parlerà di scuola, di studenti, di paure, senza dimenticare che, vent’anni fa, un servitore della legalità e della giustizia come Giovanni Falcone moriva”.

Insieme agli studenti a ricordare l’orrore di quei giorni è intervenuto il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali che ha detto “Perugia oggi è con voi”. Il sindaco ha portato il suo saluto ai partecipanti con un breve intervento. Ha parlato di come sia necessario difendere la scuola, di come questa sia a sua volta un presidio della legalità, della speranza che il mondo giovanile e la scuola rappresentano in un Paese che vive una situazione difficile e deve fare grandi sacrifici, non sempre distribuiti con equità. Boccali ha ricordato l’attentato di Brindisi come un evento che angoscia e preoccupa l’Italia, e ha detto che il massimo sforzo deve essere fatto per fare giustizia e per difendere la vita civile e le istituzioni democratiche da ogni tentativo di destabilizzazione.

A vent’anni dalla strage di Capaci dimenticare sarebbe impossibile. Dimenticare l’orrore e lo strazio di quei giorni sarebbe sbagliato. Lo stato era in ginocchio e la civiltà del nostro Paese era stata oltraggiata. E noi oggi, come in tutta Italia siamo scesi in piazza a ricordare perché come si leggeva nel 1993 su un lenzuolo a Palermo “Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe”.
 

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