Puntata di ‘Direzione Impresa’, quella di stasera (3 gennaio) alle ore 23 circa sul canale 11 – Trg del digitale terrestre, in cui si svelano i segreti di alcuni mercati esteri chiave, utili per quelle piccole e medie imprese italiane e umbre che vogliono provare ad allargare i propri mercati. In studio, con il curatore della trasmissione Giuseppe Castellini, il presidente di Conflavoro Umbria, Andrea Meucci, dottore commercialista.

Meucci, che con Conflavoro ha promosso un consorzio – che sta ottenendo un crescente successo – di imprese medio-piccole che operano nei settori del ‘made in Italy’ per penetrare in vari mercati, in primis quello cinese presso il quale il consorzio ha già effettuato varie missioni, entrando anche in progetto promosso dal Governo cinese.

Dalle difficoltà burocratica alla mancanza di un sostegno pubblico alle imprese italiane che vogliono esportare (a differenza del forte impegno che mettono in questo campi altri Paesi europei, tra cui la Francia per quanto riguarda i beni agroalimentari), ma anche alle opportunità che si stanno aprendo per chi si organizza attraverso i consorzi, all’illusione di voler promuovere in Cina i brand regionali quando non locali, quando invece in quel Paese funziona per ora solo il brand generale italiano, alle caratteristiche giuste da avere per aver successo nel mercato cinese, il dottor Meucci presenta un decalogo di grande interesse, basato su una conoscenza dettagliata.

Questo nel quadro di un grande ritardo italiano, per cui attualmente in Cina la vendita di prodotti agroalimentari francesi è quattordici volte superiore alla vendita di prodotti agroalimentari italiani. E le imprese italiane che operano in Cina, in rapporto alle dimensioni e alle possibilità che sta offrendo il mercato cinese, sono pochissime. Quelle iscritte alla Camera di commercio italiana in Cina sono solo 600 e le imprese italiane che hanno una sede in Cina sono tra le 2mila e le 3mila, ossia nulla rispetto ai numeri di altri Paesi europei.

Insomma, emerge un’assoluta insufficienza dell’impegno delle Istituzioni italiane, a differenza di quelle francesi, per cui ancora una volta se si vuole avere successo all’estero sono i privati a doversi auto organizzare, aggregandosi in consorzi che possono permettere di fare massa critica, fornire l’adeguata assistenza in Italia e in loco.

Molto interessanti gli spunti che emergono durante la trasmissione anche per quanto riguarda il mercato russo e quello degli Emirati Arabi Uniti.

Infine, l’avvertimento che è un errore pensare di andare in Cina pensando di pagare poche tasse, che invece sono superiori a quelle italiane (l’Ires cinese è del 25%, in Italia del 24%, e se poi un’azienda italiana che è in Cina vuole portare gli utili in Italia deve pagare un ulteriore 10%, per cui il peso fiscale è del 35%). Andare in Cina significa poter contare su un grande mercato in forte crescita.

La puntata di stasera (3 gennaio) verrà replicata domani alle ore 21, stavolta sul canale 111 del digitale terrestre.

Si potrà poi trovare sul canale youtube di Mediacountry. Basta andare su youtube e digitare Mediacountrytube, dove si trovano le trasmissioni più recenti. Per quelle precedenti digitare invece Mediacountry tv.

‘Direzione Impresa’, che fa parte delle produzioni di ‘Mediacountry – Tv di qualità per il territorio’, va in onda tutte le settimane sul canale 11 – Trg del digitale terrestre alle ore 23 del mercoledì e il giovedì sul canale 111 alle ore 21.

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