Fai-Cisl Flai-Cgil Uila-Uil “si sta depauperando un’azienda d’eccellenza dell’agroalimentare” - “Per salvare posti di lavoro e azienda è necessaria l’attenzione di istituzioni e politica”

(AVInews) – Perugia, 21 apr. – “Oggi 21 aprile, ennesimo appuntamento mancato senza una motivazione chiara, che lascia i lavoratori di Casalta e Spoleto ancora più stremati dalle incertezze non solo degli ultimi mesi ma degli ultimi anni”. Le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil dell’Umbria, che si occupano delle vicende relative alla Ex Novelli/Alimentitaliani, esprimono preoccupazione per i continui ritardi da parte delle curatele del gruppo. “Si attendevano i bandi inizialmente per gennaio – spiegano i sindacati – poi per marzo, siamo a fine aprile e ancora non si hanno notizie certe. I continui slittamenti, oltre a creare un clima sempre più teso tra i lavoratori, stanno pian piano depauperando un’azienda fiore all’occhiello del comparto agroalimentare nazionale e umbro”.

“Particolarmente grave – continuano Fai, Flai e Uila –, oltre che giuridicamente poco definita, è la situazione di Casalta attualmente in bilico tra due proprietà, in cui l’attività si sta lentamente spegnendo. Lavoratori e organizzazioni sindacali si sentono, parimenti, abbandonati dalle istituzioni. Nonostante i nostri appelli, si ricorda che non più tardi della scorsa settimana è stata organizzata una conferenza stampa in merito, il silenzio non è solo delle curatele ma anche della politica e delle istituzioni. Per salvare i posti di lavoro e l’azienda è necessario tenere accesi i riflettori sulla questione, ci aspettiamo attenzione da parte di tutti gli attori istituzionali e politici del territorio. Chiederemo, con questo fine, un incontro urgente anche all’assessore regionale Fioroni”.

“Attendiamo dunque – concludono i sindacati – la data del 28 aprile, giornata in cui si dovrebbe tenere l’incontro inizialmente calendarizzato per oggi. Ci aspettiamo risposte definitive per il futuro dei lavoratori e dell’azienda, saremo costretti altrimenti a prendere iniziative sindacali”.
 

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