Martedì 1° marzo si è tenuta la riunione del Cnid (Comitato Nazionale Italia Digitale) convocata dal Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani per definire il calendario degli switch off nelle Regioni ancora da digitalizzare. Nell’ambito di tale riunione, il Ministro ha proposto una ipotesi di nuovo calen-dario, che prevederebbe il passaggio definitivo alle trasmissioni digitali con la seguente tempistica: 2° semestre 2011: Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e provincia di Foggia; 1° semestre 2012: Basilicata, Puglia (esclusa la provincia di Foggia), Sicilia e Calabria.
AERANTI-CORALLO, che è presente nel Cnid con il coordinatore Marco Rossignoli, ha dichiarato che non è possibile fissare le date degli switch off se non viene preventivamente risolta la problematica della riduzione delle frequenze (canali 61-69). Tale riduzione (da 27 a 18 frequenze), infatti, non permette in alcun modo di procedere agli switch off nelle aree ancora da digitalizzare. Occorre inoltre che vengano preventivamente definite le nuove regole previste dalla legge di stabilità 2011, che prevede che il Ministero dello Sviluppo economico e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni fissino gli “ulteriori obblighi” per gli operatori di rete; non è infatti pensabile che si possa procedere a ulteriori switch off senza conoscere in anticipo tali nuove regole. Inoltre, sussiste la problematica delle utilizzazioni frequenziali degli Stati esteri confinanti, che portano, in molti casi, il numero delle frequenze realmente disponibili per l’assegnazione alle tv locali a un numero ancora inferiore rispetto a quello teorico di sole 18. Ad esempio, il 26 maggio p.v. è previsto il passaggio al digitale in Francia e, nello specifico, in Corsica, e ciò avrà una evidente incidenza diret-ta sulla digitalizzazione di Toscana e Liguria.
La posizione di AERANTI-CORALLO è stata espressa in modo analogo dalla Associazione Tv Locali della Frt; inoltre, alcuni rappresentanti delle Regioni ancora da digitalizzare, (in particolare quelle che risulterebbero essere tra le prime interessate al processo di digitalizzazione qualora venisse approvato il calendario proposto), intervenendo al dibattito, hanno manifestato la propria preoccupazione per le prospettive del settore televisivo locale. In particolare, il rappresentante della Regione Toscana, Marcello Ferreri, ha evidenziato che, essendo mutato lo scenario, sarebbe opportuna una pausa di riflessione per rivedere il processo di digitalizzazione, alla luce della scarsità frequenziale che rischia di creare difficoltà alle emittenti locali. “La Regione Toscana - ha detto Ferreri - vuole fare chiarezza sui criteri e sui metodi che si intendono seguire per attuare lo switch off. La nostra, ha aggiunto Ferreri, sarebbe la prima Regione in cui la digitalizzazione verrebbe effettuata con regole diverse rispetto al resto d’Italia, e ciò impone una seria riflessione su quali saranno queste regole. Comunque, dovrà essere trovata una soluzione che non penalizzi le emittenti toscane.” Di analogo avviso il rappresentante della Regione Umbria, Stefano Vinti (assessore alle infrastrutture tecnologiche immateriali) che si è dichiarato soddisfatto per la sospensione momentanea della calendarizzazione dello switch off. Per Vinti “si è posta con forza la necessità di un'ulteriore fase di verifica tecnica, anche se in tempi brevi. Verifica finalizzata, da una parte, alla ricerca di soluzioni capaci di garantire le frequenze alle emittenti locali e, dall'altra, all'individuazione del necessario sostegno economico. L'Umbria - ha aggiunto Vinti - ha sempre riconosciuto il ruolo dell'emittenza locale e continuerà a sostenerla anche in questo delicato pas-saggio. Pluralismo informativo si-gnifica salvaguardare il diritto all'informazione dei cittadini, ed il nostro impegno va in questa dire-zione.” Nei giorni scorsi, la Regione Umbria ha deciso, tra l’altro, di istituire una commissione tecnica regionale sull’emittenza radiotele-visiva, al fine di “definire e coordi-nare le attività inerenti al processo di transizione dalla tecnica di tra-smissione radiotelevisiva analogica a quella digitale interessante il territorio regionale. Tale commissione, presieduta dall’assessore Vinti e ai cui lavori interverrà AERANTI-CORALLO, avrà il compito di “definire proposte ed attività finalizzate all’obiettivo di facilitare ed agevolare la migrazione del segnale radiotelevisivo analogico sul sistema di distribuzione digitale”.
Il Ministro Romani, tenendo conto del dibattito svoltosi durante i lavori del Cnid, ha predisposto una serie di ap-profondimenti tecnici da svolgersi in breve tempo, per riconvocare il Cnid tra due settimane circa.
 

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