di Antonio Torrelli

Perugia – Decine di telefonate volte a conoscere la dinamica dell’incidente. Paura e preoccupazione dopo aver recepito la notizia. Con il pensiero costante delle sei persone rimaste ferite all’interno del convoglio diretto da Perugia a Terni.

“Massa Martana è solo un caso, l’incidente poteva succedere in qualsiasi altro luogo delle tratte San Sepolcro-Perugia e Perugia-Terni”. A dare l’allarme è Andrea Meniconi, uno degli esponenti di spicco del Comitato, che a un giorno di distanza dal triste episodio, conferma la preoccupazione di utenti e pendolari che ieri si sono attaccati al telefono bombardandolo di richieste inerenti particolari e dettagli del deragliamento.

“Per noi la sicurezza rimane ferma al primo posto -aggiunge Meniconi- e per questo chiediamo che la Regione e gli enti preposti prendano in mano la situazione in tempi brevi per fare luce sull’accaduto”. Perché, a conti fatti, è evidente a tutti che ieri qualcosa non ha funzionato a Massa Martana, tanto da spingere la procura di Terni ad aprire un’inchiesta.

“E’ chiaro che quello di ieri -sempre Meniconi- è stato un fatto grave che ha sconvolto gli utenti della centrale umbra; per questo, in qualità di comitato, chiediamo esplicitamente all’assessore regionale Rometti di riceverci subito, perché in ordine di importanza, per tutti coloro che si servono della Fcu, la sicurezza del trasporto locale non sta dietro a nessun altro problema del settore, nemmeno agli aumenti e alle polemiche sulla puntualità delle corse”.

Intanto l’azienda ha reso noto di aver completato questa notte alle ore 2.00 il ripristino della tratta ferroviaria Perugia-Terni chiusa a seguito dell'incidente. Da questa mattina – informa - tutti i servizi sono regolarmente in funzione. 
 

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