PERUGIA - Regolamentare l'accesso alla professione di costruttore edile e l'attività di completamento e finitura edilizia: passa alla Camera la proposta di legge sostenuta anche da CNA. Approvato quasi all’unanimità, con modifiche, largamente condivise, al testo licenziato dalla VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici), il provvedimento risponde ad un'esigenza sollevata e sollecitata da almeno 3 legislature dagli artigiani della CNA Unione delle Costruzioni.

“Da anni chiedevamo che anche il nostro settore fosse regolamentato – commenta con soddisfazione Daniele Sarnari, Responsabile CNA Costruzioni dell'Umbria - prevedendo meccanismi di qualificazione in grado, da un lato, di scoraggiare iniziative imprenditoriali estemporanee, ma, soprattutto, di garantire la massima preparazione. D’altro canto anche altri settori, tra cui quello dell’installazione di impianti, è stato regolamentato dalla legge n. 46/90, che tanti effetti positivi ha avuto in materia di qualificazione delle opere e salvaguardia della sicurezza degli utenti“.

E il testo approvato nei giorni scorsi “è più che soddisfacente – prosegue Sarnari - ad eccezione del fatto che si sia voluto inserire, anche per attività affini, un obbligo di documentazione di investimenti minimi che riteniamo abbia poco senso, e che rischia di trasformarsi in un onere inutile. Ci pare che le Commissioni, innanzitutto l'VIII e la X, e l'Aula abbiano svolto un lavoro egregio, che dovrebbe consentire al Senato un esame rapido ed efficace, per arrivare ad un testo di legge importante per una categoria colpita oggi da una crisi pesante che non fa intravedere ancora spiragli di luce”.

A questo punto, auspicano dall'Unione Costruzioni dell'Umbria, sarebbe bene concentrare l'attenzione anche su altri interventi di sostegno e di semplificazione più volte annunciati, ma sin qui scarsamente percepiti dalle imprese, soprattutto quelle piccole e piccolissime, “senza i quali un settore che rappresenta una parte non secondaria del PIL rischia di uscire dalla crisi falcidiato ulteriormente rispetto alla situazione già gravissima che abbiamo portato all'attenzione del Governo e delle forze politiche, da ultimo con la grande manifestazione degli Stati Generali delle Costruzioni dei primi giorni del dicembre scorso”.

Il prossimo passo, però, è il passaggio in Senato della proposta di legge, e quindi “ringraziando i parlamentari eletti in Umbria, che hanno ascoltato i nostri suggerimenti e che in questi due anni di discussione parlamentare si sono impegnati per l'approvazione di un testo a cui la categoria tiene molto – conclude il Responsabile CNA Costruzioni dell'Umbria - auspichiamo che i loro colleghi senatori continuino in questo impegno, accelerando un’approvazione che rappresenterebbe un forte segnale di attenzione alle migliaia di imprese edili del nostro territorio”.  

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