PERUGIA - “E' singolare che Bankitalia richieda la rimozione di un soggetto ritenuto non adeguato alla presidenza di un istituto bancario, richiesta sostenuta anche da un centinaio di soci che hanno scritto alla Consob, e che questo diventi presidente della società controllante l’istituto medesimo”.

Questo il giudizio espresso dal segretario generale della Cgil dell'Umbria Mario Bravi e dal segretario generale della Fisac Cgil, Massimo Giulietti riguardo alla nomina, ieri, di Giovannino Antonini alla presidenza della Spoleto Credito e Servizi.

Per i due sindacalisti “E' chiaro che si è trattato di un blitz, effettuato da soggetti del consiglio di amministrazione della Spoleto crediti e servizi allineati ad Antonini, la cui appartenenza politica dopo la interpellanza in parlamento da parte del centro destra è chiarissima”.

“Speriamo ora – si legge in una nota - che questo non apra un ulteriore scenario di lotte che può solo creare pregiudizio alla Banca Popolare di Spoleto e soprattutto ai lavoratori, visto che la clientela potrebbe allarmarsi da questi giochi non chiari a nessuno”.

“Come Fisac e soprattutto come Cgil – assicurano i due - saremo molto vigili sugli sviluppi da qui in avanti, pronti ad intervenire a tutti i livelli di nostra pertinenza”.

“In ogni caso è davvero singolare – conclude la nota - il fatto che la Cgil abbia chiesto l'apertura di un tavolo di confronto regionale sul credito, ma che uno dei soggetti principali, cioè il presidente dell'Abi, dott. Alfredo Pallini, sia anche direttore generale della Bps e sia stato destituito da Antonini. Per questo al momento la stessa convocazione del tavolo sembra essere impossibile”.

 

Mario Bravi - Segretario generale Cgil Umbria

Massimo Giulietti - Segretario generale Fisac Cgil Umbria

 

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