Consegnato il primo decreto di ricostruzione privata per un edificio situato all'interno del Piano Attuativo della Frazione di Castelluccio di Norcia. È stata direttamente la Presidente della Regione Umbria, insieme al Sindaco di Norcia a consegnare il decreto di ricostruzione alla Famiglia Marsili, visibilmente emozionata. "Bisogna fare presto e bene" ha sottolineato il primo cittadino. "Questo cantiere rappresenta finalmente l'inizio della ricostruzione  anche all'interno del Piano Attuativo di Castelluccio per il quale oggi (alle 17 a Norcia, spazio DIGIPASS ndr.) è  stato presentato anche il bando per la progettazione delle piattaforme per isolamento sismico dell'intera area del 'Cassero' e quindi la ricostruzione degli edifici soprastanti. La ricostruzione anche a Castelluccio è ormai definitivamente partita" conclude il Sindaco. 
Alla consegna del decreto erano presenti, tra gli altri, il Sub Commissario alla ricostruzione Fulvio Soccodato, il direttore dell'USR Umbria Stefano Nodessi Proietti, i funzionari dell'USR Gianluca Fagotti, Filippo Battoni ed il Presidente della Comunanza Agraria di Castelluccio, Roberto Pasqua. 
Nel pomeriggio l'incontro a Norcia con gli abitanti della frazione per la presentazione del Bando per la progettazione dell'isolamento sismico di Castelluccio a cura dell' Ing. Fagotti.  
"Un progetto straordinario, innovativo, redatto in collaborazione con l'Università di Perugia che farà parlare di Castelluccio nel mondo e questo borgo avrà un futuro straordinario, in un luogo particolarmente bello e attrattivo, non solo per Norcia e la Valnerina ma anche per tutta la Regione" dice la Presidente della Regione, riguardo agli isolatori sismici e definisce la consegna del primo decreto di ricostruzione nel piano attuativo come un "momento significativo e importante che farà da traino anche agli altri decreti che stanno per essere emessi". 
"Sfide impavide" le definisce il sub commissario alla ricostruzione precisando che "a Castelluccio non viene sperimentato niente. Gli isolatori sismici vengono già utilizzati per i grattacieli e i ponti, così come le piastre. Il carattere innovativo sta nel fatto che queste  tecnologie verranno applicate ad un intervento unitario per un borgo antico e questa ricostruzione - continua - deve tutelarne gli aspetti storici, identitari e culturali. Una ricostruzione che si basa su tre pilastri: velocità, qualità e sicurezza. Ricostruire sì il borgo nella sua identità, ma più sicuro. La prima ordinanza speciale per Castelluccio ha portato evidenti risultati, completando la pianificazione urbanistica e identificando le opere prioritarie - prosegue - ora siamo pronti per la seconda ordinanza in cui saranno stabilite nuove norme che oggi non ci sono".
 

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