Barbara Isidori

E’ un mister Battistini rilassato e sereno quello che torna a lavorare oggi prima della pausa per le vacanze di Natale. Il suo Perugia ha chiuso con il botto il girone di andata volando indisturbato in vetta alla classifica. Un primo obiettivo raggiunto. Parziale senza dubbio ma comunque importante perché conquistato con sacrificio e impegno da parte di tutti i suoi. “Se dovessi definire questa prima parte del campionato con tre aggettivi direi: lunga, difficile e ancora non appagante” ha commentato “Innanzitutto perché sono 145 giorni di lavoro con i ragazzi, 20 partite giocate più la Coppa Italia. Tante le difficoltà che abbiamo superato tutti insieme e che alla fine ci hanno fatto raggiungere risultati importanti. Risultati però non ancora definitivi e che desideriamo intensamente portare fino alla fine”.

Un bell’ingordo mister Battistini. Nonostante attualmente il suo Grifo sia la squadra più forte del campionato non ci si può fermare. L’obiettivo è ancora lontano. Adesso si scorge in lontananza ma non si può davvero perdere la testa. “Sono soddisfatto del rendimento della squadra ma non è ancora sufficiente quello che abbiamo fatto” ha continuato “Non mi accontento così come non lo fanno i ragazzi. Abbiamo acquisito sempre più consapevolezza di quanto possiamo valere. Soprattutto a livello mentale e a livello di gruppo. Le vittorie non si ottengono singolarmente ma solo insieme”.

Eh già. Il gruppo. Quella forza fantastica che lo scorso anno è stato l’elemento fondamentale per la cavalcata promozione e che anche quest anno sembra essere una delle componenti centrali del Perugia. E di questo va senza dubbio dato merito immenso al tecnico che ha saputo armonizzare forze ed energie diverse e con esigenze diverse. “I ragazzi sono uniti e credo che lo abbiamo dimostrato. Tutti sanno quello che devono fare e come farlo. Ci confrontiamo molto e per noi conta tantissimo quello che ci diciamo”.

Sicuramente non è stato facile far convivere 27 teste all’interno dello stesso spogliatoio. Decidere chi deve giocare, chi stare in tribuna o chi in panchina. “I più giovani così come quelli più grandi sanno quando è il momento di essere protagonisti in campo. Ognuno dei giocatori ha messo un mattoncino materiale ogni domenica per raggiungere quello che abbiamo fatto ma soprattutto lo hanno fatto durante la settimana. Allenandosi, sacrificandosi e impegnandosi. Se siamo primi lo dobbiamo al lavoro settimanale della squadra e di chi ha la fortuna di scendere in campo la domenica” ha proseguito il mister biancorosso.

20 le gare disputate fino a questo momento. Tantissime battaglie per i grifoni. Quale quella più importante e quale la sorpresa della squadra? “Quella contro il Fondi è stata rilevante perché arrivavamo da un periodo non troppo positivo. Poi quella serale contro la Paganese perché ho sentito davvero lo stadio vicinissimo a noi e quella contro L’Aquila. Due vittorie di prestigio che sono state due prove di forza e maturità. La più importante comunque sarà la prossima. Quella contro l’Aversa Normamma con cui abbiamo un conto in sospeso”.

Insomma la testa è già al futuro. Al prossimo mese di gennaio che vedrà ripartire il campionato e il mercato. Magari però, sotto l’Albero non sarebbe male trovare una bella riconferma per la prossima stagione. “Quello che accadrà lo vedremo. Io sto lavorando al massimo e al momento la cosa più importante è questa e sentirsi addosso la fiducia della società che mi hanno nelle condizioni migliori per fare bene e crescere. Intanto mi godo quello che stiamo vivendo aspettando il massimo godimento a maggio”.

Capitolo mercato. Nei giorni scorsi si sono agitate le acque per l’affair Curti. Tutto rimandato, si dice, al 2012. Per il resto cosa ne sarà della squadra? “Curti è un altro risultato straordinario del Perugia così come lo è stato Rampi. Niccolò è il ragazzo più giovane che ha debuttato tra i professionisti giocando con profitto. E’poco più di un bambino e con lui ho avuto degli scontri per farlo crescere così come li ha avuti con i suoi compagni che lo hanno aiutato molto. Ha una buona possibilità davanti e spero che si ricorderà di Perugia in maniera positiva”.

Al di là di Curti invece il Grifo resterà quello che è. In fondo perché cambiare un bolide che viaggia spedito? “Il nostro orientamento è mantenere questo gruppo magari lasciando libero qualcuno di trovare più spazio altrove. Aggregheremo qualche giovane interessante della Juniores. Per il resto il gruppo ha dimostrato di essere di altissimo livello e di saper sopperire alle difficoltà anche quando avevamo 10 infortunati insieme” ha concluso il tecnico.
 

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