Letrusco – Chi Governa l’Umbria e i due capoluoghi fa finta di non esserne accorto, ma il nostro territorio è sotto osservazione e avendo dati pessimi, è stato messo dietro alla lavagna dalle autorità nazionali , insieme ad altre 30 situazioni considerate negative.

In questo quadro i due capoluoghi ed in particolare Perugia risultano le aree più colpite, nel quali il contagio sta crescendo in maniera esponenziale. E non potrebbe essere altrimenti visto che nelle zone calde della città si continua ad ignorare le regole, a girare con la mascherina al braccio e ad assembrarsi tutti insieme appassionatamente .

Ma il sindaco sembra non curarsene. Eppure dovrebbe sapere che quei dati preoccupanti  non sono completi perché non contengono ancora l’effetto della riapertura della scuola, che potrebbe anche (speriamo di no) poter riservare qualche brutta sorpresa.

E di che cosa si cura il primo cittadino? Ma di non contraddire chi, in questa situazione, vuole fare Eurochocolate, far aprire i baracconi e la fiera dei morti. Tutte cose che apparecchiano la tavola preferita a cui si siede il Covid : l’assembramento e la calca, contro i quali persino le mascherine possono risultare inefficaci.

E’ il classico atteggiamento di chi non governa, ma lascia andare le cose senza assumersi doverose anche se dolorose responsabilità. Caro signor  Romizi, ha funzionato in una situazione normale, ma adesso è l’ora di fare quello di cui lei ha un assoluto terrore : adottare delle scelte e uscire dal ghetto del lassaire faire, lassaire passer, che ha contraddistinto la sua grigia presenza in queste due legislature. Atteggiamento che lei non ha mai adottato, per non  rischiare di pestare i piedi a qualcun che forse potrebbe essere politicamente funzionale al proseguimento della sua carriera. La paura di tanti perugini è che lei dia retta a queste sirene.

Si dia una mossa , dia un segno tangibile di esistenza in vita e , oltre a gestire meglio la città, che continua inesorabilmente il suo degrado, eviti di creare le condizioni per trasformare un piccolo allarme in tragedia.

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