PERUGIA - "Cardiopatia ed infarto quale prevenzione?". E' questo il titolo dell'incontro seminariale, organizzato dal centro sociale anziani "l'Incontro" di Castiglione del Lago in collaborazione con Cna Pensionati Umbria, in programma venerdì 20 maggio alle ore 16. Relatore dell'iniziativa è il professor Francesco Ascani, medico del reparto cardiologia dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

"Cna pensionati - spiega Giancarlo Fucili, presidente Cna Pensionati Umbria - ha programmato per l'anno in corso una serie di iniziative sulla sanità. La prima è questa in programma a Castiglione del Lago sulla cardiopatia ed infarto con la presenza professor universitario, Francesco Ascani. Si terrà all'interno del centro sociale di Castiglione del Lago che vanta circa 1500 soci. A fine mese ne faremo un'altra a Todi sul tema del tumore al seno e nel mese di giugno ne è in programma una a Terni sull'alimentazione. Dopo la pausa estiva riprenderemo a settembre con altre iniziative sul territorio ma i due appuntamenti più importanti sono quelli con la conferenza di organizzazione, che si terrà entro fine dell'anno, e sull'ultima iniziativa che parlerà di cosa è cambiato in 10 anni per i pensionati".

"Abbiamo scelto di affrontare queste tematiche - sottolinea Fucili - perché il problema della sanità è molto sentito, soprattutto dai pensionati, più soggetti a problemi di salute. E' per questo motivo che noi vorremmo dare un contributo anche a livello di informazioni sulle varie patologie che possono migliorare la salute dell'anziano. Vorremmo anche approfondire alcuni aspetti sulla sanità in Umbria che funziona meglio di altre regioni ma presenta ancora alcuni problemi come quello legato alle liste di attesa. E' stato sollevato da qualche anno ma ancora non è completamente risolto. Vorremmo incontrarci con la Regione per cercare soluzioni per evitare mesi di attesa per fare una visita specialistica".

"Credo che il problema che dobbiamo porci - conclude il presidente Cna Pensionati Umbria - è che i direttori delle Asl non devono solo preoccuparsi di far quadrare i bilanci ma risolvere i problemi seri come questi. Poi vorremmo trattare anche il tema della prevenzione. Le cose sono migliorate ma non sono sufficienti. Crediamo che una collaborazione diversa con i medici di famiglia potrebbe contribuire a fare un lavoro di prevenzione concreto".

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