"Stiamo assistendo in questi giorni ad un aumento significativo dei contagi in tutta la nostra regione e in particolare nella città di Perugia, a ciò si associa una ovvia e altrettanto significativa richiesta di effettuazione di tamponi da parte di cittadini esposti al contagio. L'amministrazione comunale ha dichiarato di aver già predisposto uno spostamento del servizio per effettuazione dei tamponi, ma di fatto anche oggi già dalle prime ore del mattino assistiamo a lunghe file di automobili per accedere alla postazione con traffico congestionato”. A scriverlo in una nota è Vanda Scarpelli, della segreteria provinciale della Cgil di Perugia. "Di fronte a questa nuova ondata di contagi - osserva la sindacalista - non si può  rispondere solo con qualche azione organizzativa o spostamento del servizio. Devono già da subito essere predisposti ulteriori punti per effettuazione dei tamponi così come va rivista la scelta di  fare un unico punto vaccinazione che ha già creato molteplici problemi”.
La Cgil continua quindi a chiedere "un potenziamento dei servizi pubblici a partire da quelli che effettuano il tracciamento dei contagi, ma in generale di tutti i servizi del territorio e in particolare di quelli della prevenzione”. "Continuiamo a chiedere di garantire le assunzioni necessarie degli operatori sanitari - continua Scarpelli - assunzioni già concordate da tempo con le organizzazioni sindacali, e continuiamo a ribadire la necessità di mettere in campo azioni urgenti per l'abbattimento delle liste d’attesa, sopratutto rispetto ad esami urgenti ad oggi di fatto inaccessibili nel sistema sanitario pubblico”.
“La pandemia - conclude la segretaria della Camera del Lavoro - ha messo in evidenza quanto il sistema sanitario pubblico vada tutelato e potenziato. Il nuovo piano sanitario regionale, nel tentativo di riorganizzare la rete dei distretti socio sanitari, sembra invece proporre una nuova organizzazione che potrebbe portare ad una diminuzione delle prestazioni. E sopratutto non ci sembra di vedere quel potenziamento delle strutture del territorio che, ancora una volta, appare assolutamente necessario”.

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