di Letizia Cerqueglini*

PERUGIA - Quest'anno l'Associazione Italia-Israele Perugia, membro della Federazione Nazionale delle Associazioni Italia-Israele, si prepara a difendere e promuovere l'informazione su Israele e sull'ebraismo con maggiore determinazione di sempre, data la gravità dei fatti successi in tutta Europa, che rappresentano un rinato antisemitismo e un nuovo boicottaggio mediatico di Israele che passa soprattutto attraverso internet.

La politica interna di Francia, Olanda, Danimarca, Irlanda, Italia, Grecia e Germania in questi utlimi giorni parlano chiaro: ammesso che la rivendicazione delle identità nazionali e il modello economico locale di cui parlano molti economisti sia la risposta al fallimento del modello europeo e alla troppa complessità e insostenibilità della globalizzazione, tuttavia vorremmo che oggi il sentimento legittimo di orgoglio nazionale, espresso da molti movimenti antieuropeisti e antiglobal in tutto il mondo e dalle primavere arabe in Nordafrica, non si alimenti di antisemitismo, razzismo, misogenia ed altri estremismi per raggiungere il suo legittimo obiettivo di giustizia sociale. La sfida da vincere oggi, sia in Occidente che nel Medio Oriente, è non lasciare che l'esigenza legittima di cambiamento si esprima in un ritorno a valori e modelli sociali e politici superati, reazionari, autoritari e addirittura fondamentalistici, ma rinnovare economia e società puntando sullo sviluppo tecnologico e sull'educazione, sulla partecipazione consapevole, su un uso corretto della rete, tutelando i diritti fondamentali di tutti, per sperimentare una reale Primavera della civiltà, che non escluda le donne, la laicità, la diversità e tutto quello che abbiamo conquistato di giusto finora.

Israele non è oggi un problema, i problemi sono ben altri. Alla resa dei conti, il modello israeliano della protezione della propria identità territoriale, nazionale ed economico-fiscale si rivelerebbe dunque vincente, perché non rinuncia ad una dimensione locale pur nella globalizzazione, realizzando il tanto celebrato modello GLOCALE, in cui si godono a livello locale i benefici della globalizzazione senza esserne travolti. Israele, nonostante le sue dimensioni, è tra i primi produttori di HiTech, ricerca sulle energie rinnovabili, sulla depurazione, il riciclo e la desalinizzazione delle acque, sull'agricoltura sostenibile e di sperimentazione sociale ed economica, fattori che possono notevolmente contribuire al miglioramento delle nostre vite e ad un salto decisivo di qualità, benessere e pace: da anni promuoviamo progetti congiunti aiutando imprenditori, università e soggetti privati a realizzare progetti di cooperazione con Israele.  

*Presidente Associazione Italia-Israele Perugia

 

 

Condividi