di Carlo Cianetti

ASSISI - I dati sul turismo testimoniano l'assenza di strategie di politica turistica e la mancanza di idee.
I dati dei primi nove mesi del 2011, delineano infatti una crescita delle presenze (+ 6,9) leggermente inferiore al resto della Provincia di Perugia e della Regione. Rimaniamo ancora dietro a Perugia e cresciamo molto meno del Trasimeno e del tuderte. Ma soprattutto il dato che preoccupa è quello che indica la permanenza media nel nostro comprensorio: siamo fermi al 2,1% mentre il resto della provincia e della regione crescono, seppure in modo diverso. In parole povere significa che i turisti vengono ad Assisi attratti dal prestigio del suo nome, ma poi se ne vanno dopo 2 giorni in mancanza di elementi di attrazione ricreativa e culturale.

E' la solita storia: l'assenza di programmazione, con alcuni eventi di rilievo internazionale, l'incapacità di elaborare una strategia che ridefinisca l'immagine di Assisi e che accanto all'elemento religioso sappia valorizzare altri fattori di richiamo: ambiente, sport, archeologia, eno-gastronomia.
D'altronde le "baruffe" fra i consiglieri del centrodestra Paoletti e Tardioli, che si contendono la 'poltroncina' del consigliere delegato al turismo, danno il senso che la confusione regna sovrana, in questa maggioranza, come del resto è accaduto negli ultimi 10 anni.

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