Ad Umbertide presentato l'esoscheletro che consente di tornare a camminare
UMBERTIDE - Oggi si è aperto un nuovo capitolo della storia della sanità locale, nazionale ed internazionale. Questa mattina al centro di riabilitazione Prosperius è stato presentato Ekso, l'esoscheletro prodotto dall'azienda californiana Ekso Bionics, che consente a chi è costretto su una sedia a rotelle di tornare a camminare.
L'evento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e autorità, incuriositi dalla tecnologia che, per la prima volta, è sbarcata in Europa ed in Italia, e precisamente ad Umbertide, presso l'Istituto Prosperius, unico partner della visionaria azienda di Berkeley. La presentazione è stata aperta dal noto giornalista televisivo Bruno Vespa, che ha accolto con piacere l'invito dell'istituto di riabilitazione umbertidese, nato nel 1998 da una collaborazione pubblico-privato (è pubblico il 48%, di cui l'11% è del Comune di Umbertide), “una collaborazione auspicabile in tutte le regioni d'Italia – ha detto Vespa – voi ad Umbertide ci siete riusciti, avete fatto un miracolo. Oggi la ricerca ci dà una grande speranza – ha continuato – la testa dell'uomo è in grado di intervenire su condizioni fino a poco tempo fa considerate irreparabili e l'esoscheletro apre un nuovo capitolo della sfida dell'essere umano contro se stesso”. Quindi è stata la volta del saluto delle autorità, la presidente della Regione Catiuscia Marini, il vescovo della Diocesi di Gubbio Mario Ceccobelli, il sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti e il professore Pierfrancesco Marconi dell'Università di Perugia.
“Sono orgogliosa che la sperimentazione parta dall'Umbria. – ha affermato la presidente Marini – L'ospedale di Umbertide è un piccolo presidio che negli anni è stato riconvertito in un pezzo della parte più innovativa del nostro sistema sanitario, grazie ad amministratori che hanno saputo interpretare la necessità di superare i vecchi modelli di servizio ospedaliero, trasformando il nosocomio in un'eccellenza. Questa è la dimostrazione che le piccole dimensioni non sono sempre segno di bassa qualità”.
“Tutto quello che serve a rendere l'uomo più felice è cosa buona – ha dichiarato il vescovo Mario Ceccobelli – auguro che chi entra disabile in questa struttura ne esca riabilitato”. Il sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti, dopo aver ringraziato l'amministratore delegato dell'Istituto Prosperius Mario Bigazzi e il presidente Domenico De Salvo per il lavoro svolto insieme in questi anni, ha ricordato come il centro di riabilitazione sia nato come sperimentazione di una collaborazione pubblico-privato, che ha messo in sinergia l'impegno delle istituzioni con la managerialità dei privati, risultando una scelta vincente. “Sono onorato ed entusiasta perchè oggi è stato fatto un passo in avanti nel mondo della sanità – ha detto Giulietti – l'orgoglio di un sindaco sta nel vedere che anche in una piccola realtà come quella di Umbertide può operare un centro importante, in sinergia con la Regione e al servizio dei cittadini che ne hanno bisogno”. “L'Umbria è piena di piccoli centri di eccellenza - ha aggiunto il professore Marconi – chiedo alla Regione di impegnarsi affinché venga creata una rete di tutte le competenze esistenti”.
La parola è quindi passata agli “addetti ai lavori”, l'amministratore delegato dell'Istituto Prosperius, dottor Bigazzi, il responsabile dell'area neurologica dottor Paolo Milia e Eython Bender, amministratore delegato della Ekso Bionics. Il dottor Bigazzi ha spiegato come è nato l'Istituto, che ha mosso i primi passi “da una sperimentazione anche strutturale, che trasmettesse al paziente lo stimolo a ricominciare, la sensazione di aprire un nuovo capitolo della propria vita”, mentre il dottor Milia ha spiegato il funzionamento di Ekso, che sarà disponibile presso il centro di riabilitazione a partire dal mese di maggio.
In un primo momento verrà impiegato per la riabilitazione dei pazienti con lesioni spinali che per il 75% dei casi hanno un'età compresa tra 10 e 50 anni, per poi estenderlo ai pazienti affetti da altre patologie neurologiche con deficit motorio. Prima l'utente sarà assistito dal fisioterapista poi potrà muoversi da solo con l'aiuto di stampelle intelligenti.
Il sogno dell'istituto tiberino è però quello “di costruire, tramite la ricerca, un futuro per il robot domestico da utilizzare a casa. Dobbiamo avere coraggio – ha detto Milia - Invito tutti a partire dalla piccola realtà di Umbertide per costruire un futuro diverso”. Al dottor Bender è spettato il compito di illustrare nel dettaglio il funzionamento di Ekso. Nato dall'esperienza in campo militare, l'esoscheletro della Ekso Bionics è una sorta di tuta con busto e arti inferiori composta da 4 motori elettrici per le anche e le ginocchia, 15 sensori, un computer, un telecomando e una batteria con un'autonomia di 3 ore. Può essere adattato a tutte le persone di statura compresa tra 1,50 e 1,90 metri fino a 100 kg di peso e consente due modalità di movimento, con telecomando gestito dal fisioterapista o autonomamente con le stampelle intelligenti. Sono sufficienti dieci minuti per permettere al disabile di mettersi in piedi e riattivare così la muscolatura che apporta benefici sia biologici che psicologici. Ma, assicura Bender, “questo è soltanto il primo di tanti prodotti che vedremo in futuro. Nel 2013 l'esoscheletro potrà essere utilizzato anche in pazienti con altre patologie gravi come l'ictus mentre nel 2014 contiamo di realizzare la versione domestica di Ekso”.
Agli interventi è quindi seguita la dimostrazione di Amanda Botlex, ambasciatrice di Ekso, che, costretta su una sedia a rotelle da venti anni, è tornata a stare in piedi “riuscendo finalmente a guardare la gente negli occhi”, come ama ripetere, e a camminare grazie all'esoscheletro. La giornata si è conclusa con la tavola rotonda aperta alla stampa a cui hanno partecipato i dottori Bigazzi e Milia insieme al direttore sanitario dell'Istituto Prosperius Marco Caserio, il dottor Bender, il presidente del Cip – Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, il direttore generale dell'Asl 1 Andrea Casciari e il direttore regionale della Sanità Emilio Duca che ha ribadito come “la Regione sia stata lungimirante nell'avviare la riprogrammazione del settore della riabilitazione, ampliando l'offerta dei servizi”.

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