PERUGIA - L'assessore regionale Stefano Vinti è intervenuto in merito alla sentenza storica della Corte Costituzionale che restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese. Ieri infatti è stato dichiarato inammissibile, l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali.

L'assessore Vinti ha detto: "L'Umbria faccia la sua parte, la sentenza della Consulta è storica". "Bocciata la legge contro i referendum su acqua pubblica e servizi locali - continua Vinti - inoltre non rispettare la volontà popolare è incostituzionale".

"L'articolo 4 - conclude Vinti - del decreto varato il 13 agosto 2011 dal governo Berlusconi e rilanciato da Monti obbligava a vendere i servizi pubblici locali, una parte dei Beni Comuni ora possono essere salvati dalle fauci divoratrici del profitto". "Ora, anche in Umbria, si apra un confronto serio sulla ripubblicizzazione del ciclo delle acque e la valorizzazione dei servizi pubblici locali. Si scrive acqua si legge democrazia".

Condividi