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Eccoci giunti alla vigilia di Catanzaro – Perugia. Dopo battutacce al vetriolo, esclusivamente da parte calabrese, illazioni ed affermazioni che denotano, quanto meno, poca intelligenza da parte di chi dovrebbe evitare di esasperare gli animi, cercando di non creare i presupposti per un clima da guerriglia in campo e fuori, adesso, più o meno, tutti si prodigano per riportare la questione al solo fatto sportivo. Si cimentano in giustificazioni e chiarimenti per le frasi dette e, ovviamente, come meravigliarsi, fraintese dalla stampa o dagli avversari. Peccato che tra i lettori ci sia anche chi l'italiano lo comprende benissimo, e non ha frainteso nulla. Peccato, anche, che parimenti abbiano fatto gli stessi tifosi (?) giallorossi, i quali si sono lambiccati il cervello per formulare complotti, anti Catanzaro, scartabellando gli almanacchi fino a giungere alla conclusione che Agnolin, ora dirigente del Perugia, tanto anni or sono negò un gol ai giallorossi e quindi è recidivo di che cosa non si sa … Avrebbe pilotato l'arbitraggio di Chieti, finendo per far ammonire sette giocatori giallorossi, innocenti fanciulle preda della follia del lupo cattivo. Per fortuna ci sono le immagini a dimostrare la giustezza dell'operato di quell'arbitro, e a testimoniare come in alcuni casi, sia stata loro risparmiata una punizione più severa. La gara importante per il Catanzaro, di Chieti ha invece dimostrato tutto il nervosismo che aleggia in casa giallorossa. Chi è causa di tutto questo? Noi la risposta ce l'abbiamo … e voi?

Il sig. Cozza, adesso, sostiene di non aver mai affermato che l'arbitro era in malafede, ma di avere solo detto "non vorrei parlare di malafede". Non vorrebbe, ma? E sì perché, se si usa il condizionale, in una frase poi la stessa dovrebbe concludersi in qualche modo, o no? E non restare sospesa a mezz'aria. Allora, non ne vuole parlare perché non esiste il presupposto per farlo? Non ne vuole parlare perché rischierebbe un deferimento? O perché è un amante dei finali a sorpresa? Da Catanzaro, giungono venti di guerra ed il clima che troveranno i 500 coraggiosi tifosi biancorossi non sarà certo amichevole. Del resto basta leggere certi messaggi, post o filippiche contro Perugia, i perugini e la società biancorossa, per capire quanto le frasi pronunciate da Cosentino e Cozza, fin da qualche tempo fa abbiano sortito l'effetto sperato, cioè quello di esasperare gli animi dei tifosi locali, fino a far credere loro a complotti di Palazzo (ridicolo solo pensare che il Palazzo aiuti il Perugia solo per scherzo, nemmeno per una volta), arbitraggi pro Perugia e a danno del Catanzaro (fortuna le immagini a testimoniare di rigori assegnati e non, giusti o inventati a favore o a danno di entrambe le squadre, di ammonizioni frettolose ed espulsioni altrettanto discutibili, sempre contro o a favore di entrambe le squadre. Per non dire della patetica scusa del presidente calabrese riguardo all'operazione Balistreri. Se lo ha perso al mercato è solo colpa sua non del Perugia che ha saputo fare un'offerta migliore, approfittando della titubanza della stessa società giallorossa. E che il Perugia ha per caso impedito al Catanzaro di prendersi Giampà e Quadri? Quelli, Cosentino, li ha voluti e se li è presi. Se domani a Catanzaro dovessero accadere fatti spiacevoli, ovviamente speriamo di no, sapremo chi ringraziare. Sarebbe anche il caso di ricordare che il girone B della Seconda Divisione, conta ventuno squadre e comporta costi maggiori a tutti, solo perché c'è una squadra che è stata "ripescata", e che lo stesso girone, è nobilitato dalla presenza del Perugia, con tutto ciò che segue: storia, tradizione, cultura e civiltà e che è solo un onore giocarci contro e non un'umiliazione, come ha scritto qualche "minus abens". Del resto, ci chiediamo, che ci verrebbero a fare tanti calabresi a Perugia, se non per studiare presso la "nostra" Università, trovare lavoro e magari sistemarsi anche sposando una perugina, e rimanere per sempre qui da noi, se non ne valesse la pena? Affezionati come sempre alla citazione latina: "Os stulti contritio eius", invitiamo volentieri molte persone a controllare lo stato delle batterie del proprio cervello o la condizione delle celle di memoria, prima di fare un uso sconsiderato di questo enorme bene di cui la natura li ha forniti. Un saluto, e che sia una giornata di sport. A noi non ci importa se vincerà la migliore, l'importante è che sia il Perugia a tornare con i tre punti.
 

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