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PERUGIA - ‘Trasimenitas e il canto di Agilla’, il suggestivo libro di Paolo Corgna, Michela Meloni e Paolo Paoloni, composto di fotografie e liriche e realizzato grazie al contributo dell’Ente Parco Trasimeno e dell’UPI Umbria, è stato presentato ieri nel Palazzo della Provincia. Un’occasione per parlare in termini inconsueti del Trasimeno, celebrandolo a partire dalla convinzione che debba rimanere un patrimonio da salvaguardare. “Una convinzione che, secondo gli autori, acquista certezza quando ci si lascia ancora rapire dai suoi colori e dalle sue atmosfere, perchè allora lo si percepisce come luogo evocativo che rappacifica ed apre verso consapevolezze e riflessioni elevate”. Al momento della presentazione, moderata dal giornalista Giuseppe Bearzi e arricchita da musiche e poesie, hanno preso parte, oltre gli autori, il presidente dell’U.P.I. e Vice Presidente della Provincia di Perugia Palmiro Giovagnola, l’Assessore provinciale all’ambiente Sauro Cristofani, il presidente dell’Ente Parco Trasimeno Gianfranco Catani e il docente all’Università per Stranieri di Perugia Antonio Batinti. “La pubblicazione del libro – sono le parole di Giovagnola – cade in un momento particolare in cui è opportuno lanciare un messaggio positivo e rispondere agli eccessi di catastrofismo. Intorno al Lago i problemi indubbiamente ci sono, ma è vero che Provincia, Regione e altri Enti sono coscienti delle sue problematiche e c’è l’impegno di tutti a risolvere anche questa crisi, così come quelle del 2003 e della fine degli anni ’50, perché il nostro Lago rappresenta un patrimonio storico, economico e di poesia. Questo libro offre una rilettura del mito fondativo del Lago e la struttura in forma essenzialmente poetica, facendo corrispondere al montaggio delle immagini fotografiche sequenze di narrazione del mito. Per Sauro Cristofani, assessore all’ambiente della Provincia, “il Lago è malato, ma non morente”. “Ha problemi – ha ribadito Cristofani – ma ci sono anche delle soluzioni. Guardiamo al futuro con occhio più positivo. Questa doppia visione del Trasimeno, brani avvolgenti e immagini affascinanti, mi ha colpito. Ritengo che il Lago abbia bisogno anche di questo, perché merita di essere ammirato come meraviglia della natura, con dei problemi, ma da vivere”. Di protezione e valorizzazione del Lago e di scoperta dei suoi veri valori ha parlato poi il Presidente del Parco del Trasimeno Gianfranco Catani che lo ha definito ‘area di grandissimo pregio ambientale che rappresenta uno stato d’animo’. E ‘luogo dell’anima e del cuore’ è stato definito anche dagli autori “perchè nelle sue sponde, tra la ninfa Agilla e Trasimeno, si è orchestrato non semplicemente l’innamoramento, ma con la tragedia si è disvelato tutto il peso che ha l’amore che è soprattutto il vivere in equilibrio armonico nel proprio spazio e tempo; ovvero dietro la morte di Trasimeno si nasconde l’insidia della difficoltà del dialogo tra le genti differenti”. In ‘Trasimenitas e il canto di Agilla’ (edizioni Futura) si rivive la storia d’amore tra Trasimeno re guerriero venuto dalla Tuscia alla conquista delle belle terre umbre e la Ninfa Agilla che viveva sulle sponde del Lago. Il loro effimero amore terreno termina con la morte di lui, ma lo si rivive in una nuova dimensione: il mito e i valori donati. Condividi