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PERUGIA- Oltre 200 lavoratori forestali delle comunita' montane umbre hanno manifestato oggi a Perugia, in occasione dello sciopero regionale indetto da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil dell'Umbria, per il mancato rinnovo del contrattodi lavoro. Scaduto da nove mesi - si legge in un comunicato della Cgil -, ma gia' sottoscritto in alcune regioni (Piemonte) e in via di sottoscrizione in altre (Toscana). Inoltre, alla base della protesta dei forestali - e' stato spiegato - c'e' l'atteggiamento giudicato ''irresponsabile'' delle due Province di Terni e Perugia che ''non hanno finora dimostrato la necessaria disponibilita' nel farsi carico delle conseguenze sociali ed occupazionali che la riforma delle comunita' montane umbre, responsabilmente accolta e sostenuta dai lavoratori e dai sindacati, comportera'''. Nella protesta rientra anche la legge Finanziaria del Governo Berlusconi che prevede ''la totale cancellazione delle Comunita' montane, enti che in Umbria, oltre a dar lavoro a 600 persone, garantiscono, anche attraverso la lotta agli incendi, la tutela e la salvaguardia di un'inestimabile patrimonio ambientale''. ''L'assessore regionale Riommi si e' fatto carico di sollecitare la nostra controparte,ovvero l'Uncem, ad avviare la trattativa'' afferma Massimo Venturini, segretario Flai Cgil Umbria. ''Non possiamo infatti piu' perdere tempo - prosegue -, ne' sostenere questo rimbalzo di responsabilita', in quanto il salario dei lavoratori in questi anni e' stato duramente colpito dall'inflazione. Per questo riteniamo che entro il mese di ottobre si debba avviare e concludere rapidamente il negoziato''. Il segretario generale regionale Fai Cisl Angelo Manzotti parla di ''grande successo'' per la manifestazione, sottolineando che il provvedimento del Governo centrale in materia di trasferimenti agli enti montani prevede ''90 milioni di euro in meno da destinare agli enti montani''. ''L'auspicio - prosegue - e' che da questa grande manifestazione l'Uncem (Unione nazionale comuni enti montani) convochi subito il tavolo della trattativa. E' in accettabile il comportamento finora assunto di totale silenzio, protrattosi per oltre un anno, da parte dell'Uncem che dimostra totaleindifferenza ad avviare il negoziato. L'Uncem non puo' nascondersi dietro a un dito, rinviando la trattativa per dare spazio solo alla legge di riforma delle Comunita' montane umbre''. Condividi