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di Aurelio Fagiani Non resisto a dire la mia perchè questa è troppo grossa e non so come direbbe Leopardi se il riso o la pietà prevale. Per anni Don Gianfranco Formenton si è battuto come un leone per gli abitanti della zona industriale di Santo Chiodo, denunciando le morti per tumore dei suoi parrocchinani, prendendo legnate da destra, da sinistra e dal centro. Uno di coloro che lo volevano punito, fino al punto da consegnare il carteggio ( pubblico) con il quale Formenton ha parlato dei mali di questa società, fino all'alto seggio del Cardinale Ruini per i provvedimenti del caso, l'allora rappresentante della CISL Luciani, adesso mi sembra UGL e rappresentante di un raggruppamento politico che si chiama Alternativa moderata, oggi "scopre" a distanza di anni il grave problema. Per chi ha assistito come me alla caccia a Don Gianfranco nell'assemblea indetta dai Confederali nella rimessa mezzi dell'ASE a S.Chiodo, presieduta dalla Lorenzetti e da Brunini e ha letto della "cristiana" indignazione di Luciani contro questo prete che non riesce a stare zitto, in particolare quando c'è di mezzo la vita della sua gente, e alla salita dello stesso per chiedere l'intervento di un ViceMinistro di Dio, il senso della nausea è prepotente. Condividi