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PERUGIA – Ci sono voluti due giorni per arrivare ad un pronunciamento ufficiale e definitivo del Pd umbro in merito al diktat del presidente della Provincia di Perugia, Cozzari, che, rinnegando la maggioranza ulivista che lo aveva eletto, pretendeva di modificare maggioranza e governo dell’ente scaricando Rifondazione Comuniste e imbarcando l’Udc. Finalmente, al termine di una giornata di convulse consultazioni (erano stati convocati in piazza della Repubblica assessori e consiglieri provinciali al completo), il verdetto è stato: “Se il presidente imporrà delle scelte unilaterali noi valuteremo la possibilità di togliere la fiducia a lui ed alla Giunta”. Ha chiarire poi il senso di questa presa di posizione, condivisa con la segretaria regionale Maria Pia Bruscolotti, è stato il coordinatore provinciale, Piero Mignini, con questa dichiarazione: “Ben vengano gli ingressi in aggiunta, ma non possiamo di certo pensare ad una sostituzione in corsa di alcuni elementi della compagine di governo che sono con noi dall’inizio della legislatura”. Cozzari si scordi pure il golpe e si rassegni. Come gli stessi Bruscolotti e Mignini hanno fatto rilevare, questa maggioranza è stata eletta dai cittadini con larghissimo consenso e ha perciò il dovere di portare fino in fondo e al meglio il mandato ricevuto. Impegno che spetta per primo rispettare al presidente Cozzari, altrimenti se ne vada lui passando ad altri il compito, anche perché – è stato fatto notare – “c’è il forte rischio che queste iniziative possano spezzare il filo del rapporto di fiducia conosciuto in quasi dieci anni di pur positiva attività della Provincia. Ovvero c’è il rischio concreto che le sue iniziative delegittimino quanto di buono è stato fatto sino a questo momento. Condividi