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PERUGIA - La commissione affari istituzionali del consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con l'astensione tecnica del centro destra, il disegno di legge della giunta che detta misure di razionalizzazione delle spese per il personale e la disciplina della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro del personale non dirigenziale della Regione. E' previsto, tra l'altro, un esodo incentivato per i dipendenti con un'anzianita' contributiva di almeno 25 anni e con meno di 63 anni di eta', con una contestuale riduzione delle posizioni di dotazione organica da attuare nell'anno 2008. Il collocamento a riposo avra' carattere volontario e comportera' per l'amministrazione un risparmio nella spesa del personale che ridurra' l'incremento dei costi collegati ai rinnovi contrattuali e alla progressiva contrazione dei finanziamenti per il personale. I dipendenti che usufruiranno dell'esodo incentivato otterranno un bonus che potra' arrivare fino a 24 mensilita', calcolato sulla base dello stipendio e del numero di mensilita' mancanti per il raggiungimento del diritto a pensione. Coloro che avranno beneficiato degli incentivi non potranno in alcun modo essere riassunti ne' attivare con l'amministrazione regionale o con enti, organismi o societa' regionali, rapporti di lavoro autonomo o subordinato nei cinque anni successivi alla risoluzione del rapporto. I posti da loro occupati all'interno della pianta organica non potranno essere occupati e saranno quindi cancellati dalla pianta stessa. L'assessore Vincenzo Riommi, che ha illustrato il provvedimento ai componenti della commissione, ha annunciato inoltre un emendamento che, recependo una recente normativa nazionale, porrebbe automaticamente e d'ufficio a riposo i dipendenti che hanno raggiunto i 40 anni di anzianita' contributiva. Condividi